Primi scontri in Lombardia tra maggioranza e opposizioni. Ieri il Consiglio regionale ha approvato le commissioni spacchettando la Sanità: la III si occuperà di programmazione, ma sarà affiancata da una nuova per Sostenibilità sociale, casa e famiglia e quindi su natalità, disabilità, servizi abitativi e di housing sociale. «Abbiamo voluto dare uno spazio esclusivo al grande tema della sanità dice il capogruppo FdI Christian Garavaglia - e dare maggiore autonomia all'ambito socio-sanitario». Lo spacchettamento «credo sia interesse di tutti i cittadini ha aggiunto Fabrizio Figini (Fi) - la commissione Sanità aveva un carico di lavoro eccessivo». Per la Pd Carmela Rozza «mettere l'housing sociale nella nuova commissione vuol dire discutere di nulla. La materia è urbanistica». Secondo il capogruppo dem Pierfrancesco Majorino «il pasticcio è stato fatto nell'ambito sociosanitario» con il Pd che proponeva di inserire competenze legate «ai diritti, alla parità, all'integrazione e all'immigrazione». Invece «è diventata una specie di grande commissione omnicomprensiva, forse l'assessore al Welfare Guido Bertolaso non è stato avvisato di questo».
Majorino, inoltre, rimanda al mittente la tesi per cui lui avrebbe proposto di accorpare le commissioni speciali Antimafia e Carceri: «Ritengo, al contrario, che debbano non solo rimanere ben distinte ma pure iniziare ad operare». Per il capogruppo del M5s Nicola Di Marco «è pericoloso separare il tema della disabilità dalla sanità, quando il 63% di persone con disabilità ha difficoltà di accesso alle cure», ma tra le fila dei pentastellati c'è soddisfazione quantomeno per l'istituzione della commissione che vigilerà sul Pnrr, che loro stessi avevano proposto: «Non possiamo rischiare di perdere fondi che Conte ha ottenuto in Europa per potenziare la sanità territoriale e raddoppiare le linee ferroviarie». «La Lombardia non vuole in alcun modo perdere i finanziamenti europei ha detto il presidente dell'Aula Federico Romani - ma vuole anche assicurarsi che non si creino ostacoli di carattere tecnico o amministrativo».
Astenuti i consiglieri della Lista Moratti, che reputano un errore non riservare alle Olimpiadi del 2026 una commissione
speciale. «Il dato che emerge ha evidenziato Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega - è la compattezza della maggioranza di fronte alle evidenti divisioni nei gruppi di opposizione ai quali è mancata una proposta unitaria».
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