Regolamentazione I players chiedono un «tavolo» per dialogare

A «margine» della Notte del Poker si è riunito a Campione d'Italia un gruppo di rappresentanti delle associazioni, degli operatori e dei media del mondo del poker. L'iniziativa, presa su stimolo di Italian Poker Players e di Italian Rounders, ha prodotto la volontà di avviare un tavolo consultivo tra tutti i soggetti interessati allo sviluppo del poker sportivo italiano, in ordine a rappresentare «comuni istanze per la crescita del movimento». Si è discusso anche della complessa situazione riguardante la condizione del poker sportivo live, invitando ad arrivare rapidamente ad una ragionevole regolamentazione. L’anima dell’iniziativa è Mario Adinolfi, presidente di Italian Poker Players, che si è detto soddisfatto dell'incontro: «Avevamo attorno allo stesso tavolo i rappresentanti di tutti gli ambiti della realtà del texas hold'em, le due principali riviste che escono in edicola (Cardplayer e Poker Sportivo), i portali che raccontano quotidianamente il poker agli appassionati del web, rappresentanti degli operatori e anche di chi fa vivere il poker in televisione e in radio. Tutto questo non era mai accaduto». Attiva anche la partecipazione di Domenico Tresa, patron di Italian Rounders, che di poker live ne mastica più di chiunque e da tempi antichi.
L’idea di Adinolfi è quella di mettere in piedi un tavolo consultivo del poker sportivo italiano, aperto a tutti, per creare un soggetto attivo in grado di dialogare con le istituzioni.

E questo per permettere ai giocatori, senza i quali non esisterebbe nulla di tutto ciò, di avere voce in capitolo soprattutto in vista della regolamentazione del live, che è attesa per i prossimi mesi. Il timore è che il concessionario pensi di elevare le proprie aspettative di «raccolta» e che la trattativa consideri come interlocutori solo i grandi operatori, le poker room, tagliando fuori il popolo dei players.