Roma Quasi unora di colloquio con il patron Lotito per motivare le sue dimissioni dopo le critiche piovute sulla squadra e su di lui, il rifiuto deciso del presidente, la fiducia espressa dalla squadra richiamata in fretta e furia a Formello dopo che lallenamento è terminato da mezzora. In casa Lazio è stata una giornata grigia e non solo per motivi atmosferici. Il tecnico Edy Reja aveva alzato bandiera bianca dopo lultima pesante contestazione dei tifosi (che non lhanno mai troppo amato) seguita alla sconfitta interna con il Genoa. Già nella conferenza stampa post partita lallenatore biancoceleste si era detto «stanco di questa situazione». Ieri poi a Formello ha presentato le dimissioni a Lotito, nonostante le ripetute smentite del suo procuratore Marko Naletilic. Ma il presidente le ha respinte, difendendo il lavoro del tecnico, come aveva fatto già domenica pomeriggio. «Ho convinto Reja a rimanere, continuiamo con lui», ribadisce il patron laziale quando a Formello è calata la sera.
Il clima nel centro sportivo biancoceleste è pesante come il campo inzuppato di pioggia. Reja è scuro in volto e prima dellallenamento defatigante saluta la squadra, annunciando il proposito di gettare la spugna. Poi chiede di parlare con il presidente Lotito, precipitatosi a Formello. Il massimo dirigente richiama i giocatori nel quartier generale biancoceleste per conoscere la posizione della squadra. Il tecnico spiega a Lotito il perchè ha deciso di mollare, parlando di situazione insostenibile e di un malessere evidente di fronte alla feroce contestazione dei tifosi, ma riceve un secco no dal massimo dirigente laziale. Un gruppo di calciatori ribadisce la fiducia al tecnico e Lotito chiede loro un maggiore sostegno a Reja in un momento così delicato.
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