Per Renata tanti saluti (romani)

Saluti romani e punzecchiature all’Udc. La manifestazione che ieri, sul palco del cinema Gregory, ha aperto la campagna elettorale della Destra a sostegno di Renata Polverini rischia di provocare più grattacapi che sorrisi alla candidata del Pdl alla presidenza della Regione. I saluti romani sono quelli - sporadici per la verità e ad opera di un gruppetto di giovani militanti - che hanno accolto Donna Assunta Almirante, vedova di Giorgio. Un omaggio politicamente scorretto al fondatore che rischia di sporcare la campagna elettorale di Polverini. Così come la sindacalista dovrà ricucire lo strappetto con l’Udc originato dalle parole di Francesco Storace, che della Destra è segretario: «Chiedo a Casini un briciolo di serietà. Non ha senso menare sugli alleati quando si combatte la stessa battaglia politica. Faremo la campagna elettorale con la coalizione nella quale sono contento ci sia anche l’Udc. È chiaro che si tratta di una scelta opportunistica, mica si poteva candidare con la Bonino...». Parole che provocano un appello («Voglio lanciare un messaggio di distensione. Basta attaccarci tra partiti che sostengono la nostra coalizione», dice la stessa candidata) e un distinguo («Abbiamo costruito un’alleanza forte e coesa in cui vige il rispetto reciproco tra gli alleati che si riconoscono nel nostro programma», dice la deputata del Pdl Beatrice Lorenzin, che di Polverini è portavoce). Lorenzin che risponde anche a chi (da sinistra, naturalmente) si scandalizza per i saluti romani dei nostalgici di Almirante: «Io non li ho visti, questa è la Destra di Storace che ha già fatto un’operazione all’interno della sua lista. Andate piuttosto a chiedere a Tinto Brass come pensa di rappresentare il lato b della politica». Agli annali anche il grido con cui Storace ha incitato la candidata, giocando sul suo nome: «Ti dico una sola parola: polverizziamoli». Ispirato evidentemente dal genius loci cinematografico dell’appuntamento, Storace ha anche fatto una promessa semiseria: «Do una garanzia: la prossima presidente del Lazio non sarà una cocainomane». E nel ramo boutade, una citazione d’obbligo anche per Vincenzo Piso, segretario regionale del Pdl: «La sinistra ci lascia una regione che verrà ricordata come una regione di trans-izione». A Piero Marrazzo saranno fischiate le orecchie.
A rompere il clima da Bagaglino ci ha pensato per fortuna Polverini stessa, con un piccolo cambio d’abito non proprio da soubrette: smessa la giacca arancione indossata al Gregory, la sindacalista ha messo su una maglietta bianca con la scritta «Salviamo il Santa Lucia» donatale dagli ospiti della omonima fondazione, un Irccs di eccellenza specializzato nella riabilitazione neuromotoria che rischia la chiusura a causa della scelleratezza della giunta di centrosinistra uscente. Polverini si è impegnata a cercare di risolvere la questione qualora diventasse presidente della Regione.

«Stamani (ieri, ndr) ho incontrato le famiglie e i bambini ospiti del Santa Lucia senza telecamere, perché non voglio strumentalizzazioni. Indosso questa maglietta che mi hanno dato loro e mi hanno chiesto di indossare. Noi dobbiamo fare e non dire. Darò voce a tutte le richieste che queste persone hanno inviato a tutti i livelli istituzionali».

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