Dal Centre Pompidou di Parigi alla Biennale di Venezia al Galata di Genova. Le 174 opere fra schizzi, elaborati e disegni su carta lucida, che riguardano l'avant project del Waterfront di Renzo Piano sono esposte da ieri all'ingresso del percorso espositivo del museo genovese. Un lavoro valutato 900mila euro e che il celebre architetto pegliese ha voluto donare alla città con una piccola cerimonia, ieri mattina.
«Dalla cronaca del quotidiano alla dimensione fuori dal tempo - ha spiegato Piano - è questo il significato dei musei. Spero quindi che i miei lavori rimangano a disposizione del Galata per lungo tempo. Per il primo anno il pubblico potrà ammirare gratuitamente i disegni che, d'altronde, sono stati pensati per la città e quindi appartengono alla città. Sul Waterfront devo riconoscere che il presidente regionale Claudio Burlando, con molto fairplay, ha continuato l'opera voluta dal suo predecessore Sandro Biasotti. Un progetto che è stato realizzato ascoltando tutti, ma di certo senza obbedire a tutti. Ho fatto la mia parte, adesso tocca agli altri. Ci sono una dozzina di progetti per concorsi di architettura e urbanistica sul tema. Interessante è anche quello di avvicinare il mare a piazza Rossetti».
Il progetto del Waterfront genovese è stato collocato all'ingresso del Galata per collegarlo, idealmente e realmente alla sala che ospita le prime rappresentazioni del porto di Genova, in particolare la veduta di Genova nel 1481 di Cristoforo Grassi. Un viaggio immaginario tra la Genova com'era nel passato e le immagini di Genova com'è ora e, quindi, di Genova come potrebbe essere.
Una fotogrammetria delle dimensioni di 2,40 per 12 metri, raffigurante Genova allo stato attuale, è stata sistemata lungo una parete del corridoio iniziale del museo che porta alla prima sala, mentre di fronte è stata affissa una seconda gigantografia aerea di 2,90 per 12 metri di Genova ripensata dal grande architetto genovese.
Sulla superficie del secondo pannello sono riportati informazioni e schede di dettaglio dei principali ambiti d'intervento. Il grande ridisegno dei 22 chilometri di costa prevede infatti numerosi interventi tesi allo sviluppo delle attività portuali e industriali, tra i quali i più importanti saranno la realizzazione della penisola dei container e la razionalizzazione del comparto delle riparazioni navali. Non è tutto.
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