La replica Ma per il Cdr è legittimo truccare i pezzi

Altro che scuse o ammissioni di colpa. Il Cdr e l’assemblea dei redattori del Mattino, anziché cercare di spiegare il perché della manipolazione di un editoriale di prima pagina come denunciato dal Giornale, hanno accusato la nostra testata di aver inscenato una campagna diffamatoria e hanno minacciato la volontà di portarci in tribunale: «L’assemblea dei redattori del Mattino respinge ogni strumentale accusa e ribadisce - si legge nel comunicato diffuso in giornata - professionalità, onestà intellettuale, indipendenza ed equidistanza dalla politica, soprattutto in campagna elettorale». Una decisione sorprendente, che il Giornale ha commentato con stupore: «Il Cdr e l’assemblea dei giornalisti non entrano nel merito della notizia pubblicata sul nostro quotidiano e che dovrebbe indignarli, cioè la manipolazione deliberata di un articolo. Un fatto grave che mina fortemente l’autonomia e l’indipendenza della quale loro stessi parlano».

Finita qui? Neanche per sogno: «Nessuna manipolazione o alterazione - è la controreplica del Mattino - sono stati aggiunti dei dati che l’autore aveva dimenticato di inserire benché fossero stati concordati, solo per rafforzarne l’impianto». Trentuno righe di dati? Talmente asettici e scientifici da far indignare l’autore dell’articolo? Qualcuno dà i numeri...

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