Con la residenza a punti niente servizi gratuiti ai cittadini che sgarrano

Privilegiare i milanesi (soprattutto italiani) che rispettano le regole. C’ anche un sistema di cittadinanza, o piuttosto residenza «a punti», tra le proposte del Pdl per il programma elettorale del Moratti bis. Chi si è macchiato di reati o ha sanzioni a carico perde il diritto di accedere a una serie di servizi gratuiti o incentivi messi in campo dal Comune. «Una soluzione per venire incontro alle richieste della Lega senza essere accusati di razzismo, è un sistema per premiare i milanesi “buoni“, compresi quindi gli stranieri che si sono integrati e rispettano le regole». Ma l’impressione della maggioranza è che ad essere più penalizzati sarebbero proprio gli extracomunitari, che oggi sono il 16% della popolazione e si portano via tra il 40 e il 70 per cento degli aiuti messi in campo dall’amministrazione. Bonus bebè, alloggi popolari, fondi per l’affitto. Ma il tema di come contingentare gli aiuti agli immigrati sarà oggetto di scontro tra Pdl e Lega. Ieri il primo incontro tecnico tra sindaco e esponenti locali della maggioranza per scrivere i cento progetti per la città, ma questo che è un tema caldo - e accanto, quello di Ecopass - sono stati rinviati al vertice politico che si terrà domani con i colonnelli dei due partiti. E se sul tavolo c’è il sistema della cittadinanza a punti presentata da una parte del Pdl, il Carroccio punta piuttosto sul sistema delle quote. Fissare una percentuale di servizi destinati agli immigrati proporzionata alla presenza sul territorio.

Il punto di incontro potrebbe essere trovato sugli anni di residenza, oggi per le case popolari ne servono almeno 5, il limite per questo e altri servizi potrebbe essere alzato a dieci. In stand by anche il tema del carico-scarico merci con piattaforme logistiche ai confini.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica