da Milano
Sergio Fois è professore «emerito» di Dottrina dello Stato, già titolare di Diritto costituzionale alla Sapienza e membro del Csm. Il piano per «strappare» il controllo della rete dalle mani di Telecom e affidarla allAuthority «si configura come incostituzionale. Nella sostanza e nel contenuto - spiega Fois - perché tra laltro implica poteri di cosiddetta regolazione che non possono non essere che intrinsecamente ambigui e indeterminati».
Che cosa contesta esattamente al Garante?
«Intanto, sono perplesso sullopportunità che dichiari di voler reagire se Telecom decidesse di cambiare politica aziendale. Allo stato degli atti, nella legislazione vigente, non esiste una qualche base legale che autorizzi lAgcom a intervenire su Telecom. Ci vorrebbe unapposita legge del Parlamento, o addirittura un decreto legge col quale il governo pretende di autodelegarsi».
Per quale motivo?
«Che cosa sono le Authority? Sono un ibrido, perché non sono qualificabili e definibili in termini giuridici nellambito del nostro ordinamento costituzionale e del suo rispetto. Ecco perché non è del tutto azzardato pensare che qualora chiedano di arrogarsi certi poteri, si creerebbe una lesione costituzionale, anche vista la loro natura imprecisa e indeterminata. Non hanno legittimazione democratica, come gli altri organi costituzionali, né hanno alcuna responsabilità politica, come il governo o il Parlamento, è difficile che possano avere responsabilità giuridica ai sensi dellarticolo 28 della Costituzione. Le Authority sono pubblica amministrazione o no?».
Luomo della strada direbbe «sì»...
«E invece no, perché le loro decisioni non sono provvedimenti normativi o legislativi o amministrativi in senso proprio. Questo solo fatto di per sé suscita problemi. Individuare questa natura è condizione per chiedere il connesso risarcimento del danno. Se Telecom, ove si concretizzasse lo scorporo della rete, dovesse muovere allAgcom un ricorso giurisdizionale, che cosa succederebbe? Come si fa a ricorrere davanti a un giudice contro un provvedimento di regolazione che in sé non è né carne, né pesce? Ricordiamoci che la nostra Costituzione esclude poteri durgenza o demergenza che tentino dinvocare un qualche più o meno nobile interesse generale».
Che cosa ne pensa delle decisioni del Garante della privacy dopo il caso Sircana?
«Anche in quel caso si potrebbe parlare di vizio di incostituzionalità di origine. La privacy è un concetto un po fumoso e rientra in quei diritti inventati che hanno un fondamento costituzionale molto dubbio. Larticolo 3 della nostra Costituzione consente di parlare solo di onore e reputazione. O la privacy è qualcosa che coincide con lonore e la reputazione, o non ha fondamento costituzionale. Non vale neanche leventuale rilevanza pubblica delle persone coinvolte.
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