Un museo di se stesso. Oltre ad ospitare le mostre, ora che il Comune restituisce ai milanesi le quindici sale ottocentesche dellappartamento di Riserva per i principi, quelle riservate agli ospiti della casa imperiale, Palazzo Reale diventerà sempre più un edificio da visitare al di là delle esposizioni temporanee. Anche se la prima, quella del Canaletto, è già in programma il prossimo mese, ma già da oggi si potranno ammirare gratis le sale (poi il lunedì 14.30-19.30, gli altri giorni 9.30-19.30 e il giovedì fino alle 22.30). Ieri il sindaco ha inaugurato la fine dei lavori di ristrutturazione, partiti nel 1980 e divisi in tre lotti, opere costate nel complesso oltre 40 milioni di euro. Lultima fase degli interventi vanta numeri da capogiro, ricordati dallassessore ai Lavori pubblici Bruno Simini: 65mila ore di lavoro suddivise tra 70 persone coinvolte ogni giorno nel cantiere, 14mila metri quadrati di restauro, 200 tonnellate di intonaco, 100 chilometri di cavi elettrici, 1.500 serramenti e altrettante lampade. «Restituiamo alla città un pezzo di storia, il simbolo della nostra storia e cultura - è soddisfatta la Moratti -, stiamo già lavorando al progetto per il recupero della Sala delle cariatidi e poi passeremo alla Sala del Trono, dove vogliamo riportare il trono e il manto di Napoleone».
Limpegno in futuro è di concentrare solo mostre in sintonia con il palazzo, per questo «lavoriamo per aprire altri spazi - spiega il sindaco - e valorizzare quelli esistenti, come il Pac o il Palazzo della Ragione, che finora gli espositori hanno trascurato».
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