Nessun taglio alle poltrone di Palazzo Marino. Anche nel prossimo mandato Milano dovrebbe contare sessanta consiglieri e quindici assessori più il sindaco, evitando la riduzione a 48 e 12 che era prevista nella legge sugli enti locali. Ma dopo il primo via libera alla deroga per i Comuni con più di un milione di abitanti arrivato nei giorni scorsi dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato, oggi il decreto Milleproroghe approda in aula e domani dovrebbe votare essere votata la fiducia al maxi-emendamento che contiene anche il salva-consiglieri. Ma i colonnelli del Pdl che hanno sollecitato liniziativa (anche se a presentarla formalmente è stato il senatore nonchè vicesindaco della Capitale Mauro Cutrufo) potrebbero rimanere in suspence anche dopo lok romano. «A Milano evitiamo di usare la deroga, almeno per il numero degli assessori» è la richiesta che la Lega rivolge al sindaco Letizia Moratti in caso di riconferma al voto.
«Confermiamo la riduzione a dodici assessorati - afferma il segretario provinciale del carroccio, Igor Iezzi - sarebbe un segnale positivo e un risparmio di risorse per i cittadini avere il 20% delle cadreghe in meno». Già la scorsa estate il capogruppo lumbard Matteo Salvini aveva proposto al sindaco di anticipare laccorpamento di deleghe tagliando tre o quattro sedie, possibilmente agli assessori «scomodi». Mentre Iezzi contesta la riduzione dei gettoni e dello «stipendio» per gli eletti («è assurdo che un consigliere guadagni al massimo 800 euro, il sindaco di una grande città come Milano 4mila quando i consiglieri regionali ne prendono 9mila facendo avendo molti meno incarichi»), ribadisce che un taglio alle poltrone andrà comunque discusso a livello locale al di là del Milleproroghe. E nel prossimo mandato «proporremo una diversa distribuzione delle deleghe, perché ci siano competenze più complete a carico di alcuni assessorati». Ad esempio? «Chi si occupa di giovani deve poter lavorare anche a progetti di politiche sociali per i ragazzi e le giovani coppie. Chi si occupa di verde deve poter eseguire le opere necessari allinterno dei parchi, senza chiedere il permesso allassessore ai Lavori pubblici».
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