da Milano
Stefano Ricucci torna in campo. Lo fa negando la veridicità delle informazioni contenute in un articolo pubblicato sulla Stampa: «Si continua a stravolgere la verità sui conti del mio gruppo».
Ieri il quotidiano torinese ha pubblicato un articolo sulla Magiste dellimmobiliarista protagonista della fallita scalata alla Rcs, in cui si evidenziavano le perdite della Magiste International Sa, la holding capofila, desunte dai bilanci depositati nei giorni scorsi in Lussemburgo. Perdite per 200 milioni di euro in due esercizi, il 2005 e il 2006. Rossi che provengono dalle «sconfitte» subite nelle scalate a Antonveneta, Bnl e Corriere della Sera, nel 2005, che sono state pari a 62,2 milioni. E, nel 2006, anno del tracollo e del carcere, perdite per 138,3 milioni. Dai documenti citati dal quotidiano, spiccano «debiti verso fornitori» per oltre 10 milioni di euro, con un elenco dei principali avvocati daffari e penalisti italiani.
Ieri la risposta di Ricucci, consegnata allAnsa. Per Ricucci si mettono in rilievo solo «le passività senza mai leggere, nei bilanci, le note integrative regolarmente depositate, sugli attivi». Secondo Ricucci «la capogruppo Magiste International ha solo attivi con zero passivi - se non pochi milioni di euro verso professionisti del gruppo».
Ricucci, fra gli argomenti addotti a sostegno della tesi che «il fallimento non può che essere revocato da qui a breve», ha poi aggiunto: «Non si vuole esaminare quelle che sono state le transazioni bancarie eseguite, ed autorizzate dal Tribunale Civile di Roma, per oltre 230 milioni di euro per danni riconosciuti, destinate a coprire i bilanci 2005 e 2006 e che hanno consentito di registrare un patrimonio netto in positivo».
Ricucci: «Magiste pronta per la revoca del fallimento»
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