Rignano, il Tar salva il processo Il giudice obbligato a restare

Il processo per i presunti abusi alla scuola materna «Olga Rovere» di Rignano Flaminio è salvo. Per il Tar del Lazio, infatti, il giudice Marzia Minutillo Turtur dovrà riprendere il suo posto nel collegio del tribunale di Tivoli: il processo rischiava di dover ripartire da zero nel caso in cui fosse venuto a mancare il magistrato che aveva deciso di abbandonare per far parte di una commissione di concorso.
Per il tribunale amministrativo non ci sono però i presupposti per sospendere la revoca della nomina del giudice a componente la Commissione esaminatrice del concorso a 360 posti di magistrato, come richiesto dal giudice nel ricorso presentato. Il processo per i presunti abusi ai danni di 21 bimbi vede imputate cinque persone: le maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia Del Meglio, l’autore tv Gianfranco Scancarello e la bidella Cristina Lunerti. L’accusa si basa sul racconto di alcuni bambini ai genitori: tra il 2005 e il 2006 i piccoli sarebbero stati narcotizzati e avrebbero subito violenze sessuali in una villa poco distante dalla scuola. I giudici amministrativi ieri dovevano decidere se sospendere o meno la delibera con la quale il mese scorso il Csm e l’allora ministro della Giustizia Angelino Alfano revocarono la nomina del magistrato Minutillo Turtur a componente la commissione esaminatrice del concorso per consentirle proprio di continuare a prestare la sua attività nel tribunale tiburtino.

Il Tar ha considerato che «la revoca della nomina della ricorrente quale componente della commissione del concorso deve ricondursi a un rinnovato ragionevole e motivato apprezzamento dell’incompatibilità delle funzioni di commissario di concorso, con obbligatorio esonero dalle funzioni giudiziarie o giurisdizionali, e la peculiare situazione dell’ufficio giudiziario di appartenenza, sia in generale che con riferimento all’esigenza di celebrazione nei tempi più celeri di delicato dibattimento penale»

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