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Rilasciato il vicino di stanza Chi c’era col portiere d’albergo?

da Bologna

Sull'omicidio di Stefano Gonella, il 26enne bergamasco sgozzato nella sua casa a Bologna, gli inquirenti continuano a scavare per ricostruire l'ultima notte del giovane. Le indagini si stanno concentrando sulle ultime ore di vita del ragazzo e sul suo lavoro di portiere notturno in un albergo nel centro di Bologna. Gli inquirenti stanno cercando di individuare le persone con cui Stefano avrebbe passato la notte prima di essere accoltellato e sgozzato nel suo appartamento. Tra questi ci potrebbe essere anche il ventenne spagnolo sentito a lungo ieri dagli inquirenti, che ha raccontato di aver sentito del frastuono nella stanza attigua a quella dove dormiva e di aver trovato lì il corpo di Stefano, dopo aver visto un giovane uscire di fretta dall'appartamento. Lo spagnolo, a cui sono stati sequestrati i vestiti, rimane per ora a disposizione degli inquirenti per nuovi colloqui. È probabile anche che nei prossimi giorni venga sentita la fidanzata inglese della vittima, Verity Cookburnt, che si trovava in Inghilterra al momento dell'omicidio.
Il Pm che coordina le indagini, Maria Gabriella Tavano, non ha ancora dato conferimento per l'autopsia, nel corso della quale verranno effettuati anche esami tossicologici sul corpo del giovane.

Si attendono inoltre le perizie della Scientifica sul coltello trovato nella casa di Stefano, poco lontano dal corpo del giovane, un coltello da cucina che potrebbe essere stato usato dall'assassino e poi ripulito.

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