Una rosa di nomi tra cui cogliere i due nuovi assessori di Forza Italia che entreranno nella giunta Moratti. Luigi Casero, commissario cittadino azzurro, lha data al sindaco che aveva chiesto di poter scegliere le new entries in un elenco di quattro candidati al ruolo. La scelta nasce così dal dialogo e da un confronto avvenuto ad Arcore, dove ieri pomeriggio la Moratti ha incontrato Berlusconi, con cui ha parlato anche di Expo e del ruolo degli aeroporti milanesi, discutendo di un rafforzamento di Malpensa che non penalizzi Linate.
I vertici azzurri hanno proposto al sindaco il presidente della commissione Bilancio, Giacomo Beretta, il presidente della Commissione Sport, Alan Rizzi, il capogruppo in consiglio comunale, Giulio Gallera, il consigliere Paolo Massari. I rumors di Palazzo Marino raccontano che sarebbe Massari colui che ha le maggiori probabilità di entrare in giunta, insieme a Giacomo Beretta, destinato allassessorato al Bilancio.
Il sindaco ha chiesto e ottenuto la rosa e a questo punto si prepara a scegliere coloro che sostituiranno Tiziana Maiolo, ex assessore al Commercio, e Ombretta Colli, lassessore alle Periferie che non nasconde il desiderio di andare a presiedere la Fondazione Arcimboldi. Si è parlato anche di accorpare diversamente le deleghe, a partire dalle Periferie, che in passato è sempre stata legata ai Servizi civici, o ricostituendo il vecchio assessorato o costruendone uno nuovo con labbinamento di Periferie e Commercio. Cè poi il nuovo assessorato al Bilancio, che nascerà in seguito allintenzione del sindaco di affidare ad altri competenze che fino a questo momento ha avuto in mano lei stessa.
È inevitabile che la scelta dei nuovi assessori scontenti i consiglieri che non sono stati scelti e che hanno confidato fino allultimo in un passaggio dallaula consiliare alla sala giunta. Il capogruppo azzurro, Giulio Gallera, avrebbe preferito essere candidato unico così da non essere sottoposto alla scelta. Resta poi il malumore di coloro che non sono neppure stati inseriti nella rosa dei quattro nomi. Tantè che ieri il via libera alla Fondazione Welfare in aula è arrivato solo grazie al «soccorso» dellopposizione, del centrodestra erano presenti solo 20 consiglieri su 36.
Qualche polemica politica era nata a causa dei malumori di Alleanza nazionale, che ritengono questi cambiamenti un sostanziale rafforzamento della posizione di Forza Italia a danno degli altri alleati. Ignazio La Russa, da reggente di An, aveva posto la questione durante un colloquio con Letizia Moratti. Ma si va verso una soluzione.
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