Gherardo Colombo, Il vizio della memoria, Feltrinelli 1996, 187 pagine, lire 28mila.
Pagina 146: «È successo, per esempio, che Antonio (Di Pietro, ndr) divenisse esclusivo nel trattare la posizione di alcuni indagati \ esprimendosi per esempio per la scarcerazione contrariamente a quanto aveva fatto fino a un momento prima \. Ciò si verificava, soprattutto, contestualmente al fatto che qualche organo di stampa, qualche televisione avesse avuto da ridere su alcuni aspetti dellindagine». Pagina 133: «Un po per la naturale irruenza e la tendenza a sovrapporsi al lavoro dei colleghi, ad accentrare su di sé i fili dei rapporti con gli altri \ quando le indagini erano ormai avanzate si stabilì naturalmente una ripartizione dei compiti: ciascuno seguiva completamente i filoni di minor rilievo che aveva iniziato, mentre per quelli più importanti lui, Antonio, interrogava».
La ripartizione dei compiti ai tempi di Mani pulite
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