Ripiantati entro fine anno gli alberi caduti nel 2023 (e più resistenti al clima)

Al parco Forlanini e ai Giardini Montanelli 730 arbusti donati da Webuild e Msc Foundation

Ripiantati entro fine anno gli alberi caduti nel 2023 (e più resistenti al clima)
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Un cimitero di alberi. É l'immagine choc che i milanesi si trovarono davanti agli occhi la mattina del 25 luglio 2023, dopo il violento nubifragio che nella notte travolse la città e oltre quattromila piante, rase al suolo. Le raffiche di vento raggiunsero anche 100 chilometri all'ora. Il Comune lanciò subito la raccolta fondi «Milano per gli alberi», raccogliendo oltre 1,3 milioni, e ieri il sindaco Beppe Sala ha garantito che «entro fine anno li ripianteremo integralmente, siamo in dirittura d'arrivo». Un segnale concreto è la piccola «cerimonia di ringraziamento» organizzata a Palazzo Marino per illustrare i lavori finiti nelle settimane scorse ai Giardini Montanelli e al parco Forlanini, due dei polmoni verdi più colpiti insieme al parco Sempione. Oltre 730 alberi ripiantumati grazie alle donazioni di Webuild - che al Forlanini che ne aveva persi 381 ne ha regalati 510 - e di Msc Foundation, che ha messo a dimora 220 alberi ai Giardini Montanelli, ne erano caduti 187. Le società hanno contribuito alla raccolta fondi con circa duecentomila euro a testa. Tra le specie piantumate in corso Venezia: frassini, canfore, magnolie, querce, aceri, ippocastani, pino strobo, gleditsia, ginkgo biloba. Al Parco Forlanini, pioppi, tigli, bagolari, salici, querce, cedri, aceri e platani. Sia qui che nel resto della città si tratta di specie scelte, come ha spiegato l'assessore al Verde Elena Grandi, «perché sono caratterizzate da una buona resistenza ai cambiamenti climatici, alle elevate temperature, alla siccità, all'inquinamento urbano e agli attacchi di patogeni e parassiti». In alcuni casi si è trattato di semplici sostituzioni, in altri di inserimenti mirati «per limitare eventuali danni e stress legati proprio all'innalzamento delle temperature e all'inquinamento urbano». E spesso ormai, aggiunge il sindaco, «bisogna puntare su alberi di altezza inferiore rispetto al passato, più resistenti». Non si possono più escludere eventi estremi come nel 2023.

Nei due parchi il Comune posizionerà cartelli che ricordano che tutte le piante abbattute nel 2023 sono state ripiantate grazie a Webuild o Msc. Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della Divisione Crociere del Gruppo Msc, sottolinea che la rigenerazione del verde pubblico «non comporta solo piantare alberi. Significa garantire salute, resilienza climatica, bellezza e senso di appartenenza, rafforzando l'identità collettiva il senso di comunità». L'ad di Webuild Pietro Salini aggiunge che il «sentimento di risarcire, manutenere, salvaguardare quello che abbiamo lo facciamo non con fatica ma con entusiasmo. Quando raggiungo l'aeroporto di Linate in auto mi sento orgoglioso di aver partecipato a realizzare il nuovo parco Forlanini».

E ricorda che la società di costruzioni ha realizzato nel corso degli anni tutte e cinque le linee della metropolitana a Milano, dalla «rossa» del 1964 alla «blu» del 2024, «progetti che hanno cambiato il volto della città, unendo centro e periferie».

L'assessore Grandi ricorda la «disperazione vissuta quella mattina» ma anche la reazione dei milanesi e delle aziende, anche singoli cittadini hanno donato dai 10 ai 50 euro per contribuire alla ricostruzione».

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