Ris a caccia di prove sui vestiti di Chiara e Alberto

Riprenderanno domani a Parma le analisi sul materiale sequestrato nella villetta di via Pascoli 8, dove il 13 agosto fu massacrata Chiara Poggi, 26 anni. Delitto per il quale l’unico indagato rimane il fidanzato, Alberto Stasi, 24 anni, che, dopo aver aver scoperto il cadavere, sarebbe caduto in alcune contraddizioni. Le indagini tradizionali non hanno finora portato ad alcun risultato, per cui ci si attende molto dal lavoro del Ris. Dopo le prove effettuate venerdì su una parte del materiale biologico raccolto in questi giorni, la posizione di Alberto appare alleggerita, in quanto non è stato trovato il suo Dna sul corpo della vittima né nelle sue vicinanze. Domani si prosegue con l’esame di altre tracce di sangue, nuove ricerche di Dna «estraneo» nel sangue e negli abiti di Chiara, la prova del «luminol» per evidenziare eventuali tracce ematiche su alcuni vestiti sequestrati a Stasi.

Sempre domani potrebbero iniziare le ricerche sulle vetture e sulle biciclette sequestrate all’indagato. Mentre per i risultati delle analisi sulle centraline d’allarme di casa Stasi e Poggi, per capire quando siano state attivate o staccate, bisognerà attendere un’altra decina di giorni.

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