Lebook e le «applicazioni» decollano, e il terreno per loro più fertile è quello della letteratura di viaggio e delle guide. Consentono grazie agli smartphone di accedere a una realtà «aumentata», diventano baedeker animati. E a restar vittime del fenomeno, complice anche la crisi economica, sono spesso le librerie specializzate. Come la Travel Bookshop, storica biblioteca di Londra che ha fatto da sfondo a una delle più famose storie damore cinematografiche. È infatti la libreria dove lavorava Hugh Grant in Notting Hill (la libreria dove fa innamorare una bellissima Julia Roberts). Il negozio specializzato in libri di viaggi potrebbe infatti chiudere tra un paio di settimane se non verrà trovato un compratore dellultimo minuto, e ora offre tutti i suoi volumi a metà prezzo, mentre i dipendenti rischiano il licenziamento. Il proprietario attuale vive in Francia, i suoi figli non vogliono più proseguire lattività, difficile ormai cavare reddito da libri che danno le stesse informazioni che si hanno dal proprio cellulare. E nonostante la fama che lha trasformato in unattrazione turistica, nessuno sembra voler rilevare lesercizio e rilanciarlo.
Per ora si sono fatti avanti solo dei volontari (che hanno ancora nel cuore Julia Roberts mentre si aggira tra gli scaffali). Si sono offerti di lavorare gratis per un giorno a settimana, nella speranza di incoraggiare gli acquirenti. Olivia Cole, poetessa e giornalista, ha dato vita a una campagna su Twitter: «Amo la libreria e ci vado da anni, ogni volta che vado in viaggio e, ancora di più, per sfogliare libri e sognare a occhi aperti quando non vado da nessuna parte».
Rischia di chiudere la libreria di «Notting Hill»
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