La riservatezza è d’obbligo per scongiurare brutte sorprese

Attenzione a e-mail e messaggini truffa. I servizi «Verified by Visa» e «MasterCard Securecode». Le trappole più diffuse

Diego Luigi Marin

Il tempo, si sa, è denaro. Soprattutto quando si tratta di possibili frodi legate alla carta di credito, allorché la tempestività è più che mai d’obbligo. «Oggi - dice Andrea Giacomelli, responsabile del risk management di CartaSi - gli strumenti di prevenzione si sono affinati e le contromisure sono assai efficaci, tant’è che le transazioni illecite sui pagamenti dei 7,5 milioni di titolari di nostre carte rappresentano solo lo 0,047% del totale. E in gran parte vengono intercettate prima dell’addebito. Il cliente gode della massima tutela e può fare prontamente la sua parte».
Cosa gli si propone?
«L’avviso via sms lo informa direttamente di ogni transazione non appena eseguita. È uno strumento comodo ed efficace per rilevare subito eventuali usi illeciti, abbreviando il periodo che intercorre tra il primo utilizzo indebito e il blocco della carta. E soprattutto è un servizio gratuito: basta registrarsi al nostro portale. Peraltro, in caso di furto o smarrimento, agli iscritti (che sono già oltre il 10% dei titolari) non viene applicata la franchigia per le spese fraudolente compiute prima del blocco».
Come agite per prevenire le frodi?
«Ci serviamo di un sofisticato sistema che monitora i comportamenti di spesa e rileva le anomalie in tempo reale, consentendo verifiche immediate, oltre a sfruttare le iniziative antifrode promosse dai circuiti internazionali Visa e MasterCard. È un modello che funziona: nell’ultimo biennio le transazioni illecite sono calate del 30%, a fronte di un aumento dei volumi intermediati pari al 15%».
È possibile fare ancora meglio?
«È il nostro quotidiano impegno. Basti dire che vi investiamo 1,5 volte il nostro Ebit, ovvero il 3,6% dei ricavi consolidati, e che nel nostro gruppo il 10% delle risorse umane opera su attività di controllo e prevenzione. Oggi, su un milione di transazioni al giorno, più del 99,5% va a buon fine in piena sicurezza».
Ma l’opera dei malfattori non conosce sosta...
«La frode ha un’incidenza davvero minimale, ma rischia di mettere in cattiva luce l’intero sistema. Anche se il cliente non ci rimette nulla, è comunque una scocciatura: vogliamo evitare anche questo».
Quanti sono i titolari CartaSi che acquistano on-line e come si cautelano?
«Sei su dieci almeno una volta l’anno fanno spese sul web. Si possono avvalere a titolo gratuito (o al costo annuo di un euro se non registrati al portale) dei servizi Verified by Visa e MasterCard Securecode. Il meccanismo poggia su una password che permette loro di farsi riconoscere, all’atto dell’acquisto, come legittimi titolari della carta. In aggiunta o in alternativa possono aderire a BankpassWeb, che prevede numeri usa e getta, validi per la sola transazione».
Come contrastate il fenomeno del phishing?
«In ogni estratto conto inseriamo informazioni chiare e sintetiche con le quali spieghiamo come fare se si ricevono e-mail con richieste dei propri dati. Poi, abbiamo pubblicato sul nostro portale un dodecalogo di sicurezza: semplici consigli per non cadere nei tranelli come il phishing e, più in generale, connessi al furto d’identità. Abbiamo anche inaugurato la casella di posta elettronica phishing@cartasi.it dove i clienti che ricevano messaggi sospetti via telefono, e-mail o sms, possono inviare le proprie segnalazioni. E poi, c’è il contact center, i cui addetti sono in grado di sciogliere ogni dubbio.

Per smascherare eventuali falsi spesso basta una telefonata».

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