«Non avremo mai problemi di approvvigionamento». Da Metropolitana Milanese Spa, società che gestisce il servizio idrico integrato della città, arrivano parole rassicuranti. «La falda acquifera è sotto controllo, non ci saranno emergenze nemmeno se dovesse protrarsi il periodo di siccità».
Rientra quindi lallarme, e questo nonostante il giugno rovente, gli avvertimenti della protezione civile, la richiesta di «stato di crisi» fatta nei giorni scorsi dallassessore regionale allAgricoltura Viviana Beccalossi.
Come non fu allarme due anni fa. Era il 28 giugno, le temperature sfioravano i 40 gradi, il consumo di acqua arrivò a 950mila metri cubi in ventiquattro ore.
«Una cifra enorme, se si considera che mediamente ci attestiamo intorno ai 500mila al giorno».
Dunque, nessun pericolo per le riserve idriche di Milano, che può anche contare sullacqua più economica dItalia: 0,46 centesimi di euro il costo al metro cubo. Un prezzo reso possibile anche da perdite decisamente basse, che si attestano attorno all8-10 per cento, contro punte del 40 per cento registrate in alcune aree del meridione.
Metropolitana Spa fa sapere che «i 2.400 chilometri di acquedotto sono costantemente monitorati», e altrettanto valga per la qualità delle acque: «Abbiamo potenziato i laboratori interni, effettuiamo oltre 21.000 controlli lanno».
Gli unici ad avere problemi potrebbero essere gli agricoltori e gli inquilini di alcuni palazzi milanesi, soprattutto quelli dei piani alti, «ma le irrigazioni - spiegano da Mm - competono allautorità regionale dellacqua».
«Noi dobbiamo assicurare lallaccio della rete idrica agli edifici - concludono -, se poi lacqua non arriva negli appartamenti, è una questione di autoclavi, di cui devono occuparsi le amministrazioni condominiali».
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