Ritocco al tacco, si rivede il «medio»

Sportive o classiche, da indossare a tutte le ore del giorno. Ma con dettagli che fanno la differenza. Parliamo del marchio Logan, che da diversi anni punta su una clientela esclusivamente femminile. Ma non omologata, come piace alle donne, appunto. Via libera alla fantasia. Anche quella che ti permette di ridurre gli spazi nella scarpiera e regalarti qualche paio in più, perché, la calzatura è femmina. E ciascuna di noi attribuisce un significato all’accessorio più indispensabile del guardaroba. Che sia l’eleganza, la praticità o il riflesso della nostra epoca. O, perché no, il capriccio del momento. Per la prossima estate il brand – che a Milano ha da poco trasferito il suo showroom in corso Venezia 12 – propone la collezione Crossing, in un’esplosione di colori e in un’ampia varietà di materiali e dettagli. Si va dalla nappa al nabuk su montone, dallo stampato vipera al canvas stone washed nelle tinte sgargianti dell’estate: arancio, giallo sole, turchese, cacao o stampato floreale Chinz. Le nuove tonalità si aggiungono alla cartella dei colori classici. E fra i modelli troveremo la zeppa sulle spuntate e sui mocassini allacciati e, novità a sorpresa, gli zoccoli in legno. Chiusi o spuntati, gli zoccoli hanno una suola sagomata di forte impatto. La classica scarpa spuntata è invece proposta a due altezze, ha un fiocco piatto che crea un contrasto cromatico con la tomaia, omaggio al bon ton e una fascia elastica fluo che estremizza i giochi di colore e rende il modello accattivante.
Lo sprint dell’estate continua anche con le allacciate, accanto alla storica sneaker con punta in gomma a contrasto ecco un modello con tomaia in tinta unita e para in gomma. Le scarpe Logan si trovano in 350 negozi multimarca sparsi in tutta Italia ma è all’estero che l’azienda sta guadagnando sempre più terreno. Rivela Giorgio d’Arcano, dal Duemila amministratore delegato del gruppo: «L’aumento consistente di fatturato degli ultimi anni è dipeso dal fatto che abbiamo deciso di puntare sui clienti internazionali, di fascia medio alta». Dal 2008 al 2009 la crescita è stata del 30 per cento, dal 2009 al 2010 del 3 per cento. «Ora l’obbiettivo è consolidare i risultati raggiunti – spiega d’Arcano – In Russia abbiamo fatto un investimento lungimirante: pochi prodotti nelle vetrine più esclusive, ci attendiamo un ritorno di immagine. Altri mercati floridi sono per noi il Giappone, la Cina, Hong Kong. In Europa stiamo lavorando bene anche in Germania, Austria, Svizzera, Grecia e Belgio.

Abbiamo superato a pieni voti “l’esame Dusseldorf” al salone della calzatura. E ora tocca al Micam, l’ingresso dello stand Logan assomiglia a quello di una quinta teatrale: fuori dagli schemi ma non troppo, come le nostre scarpe».

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