Ritorna l'incubo dell'Aids 6 casi ogni 100mila abitanti

I dati sono inquietanti. Un terzo di tutti i casi nazionali viene diagnosticato nella nostra Regione e la metà di questi solo nel capoluogo. Il ritmo del contagio è drammatico: 1 malattia conclamata ogni 5 contatti con il virus

Ritorna l'incubo dell'Aids 
6 casi ogni 100mila abitanti

Milano - Si è svolta oggi a Palazzo Marino la premiazione del concorso Milancontrolaids per i migliori video sulla prevenzione dell’Hiv. Nel corso della manifestazione, cui ha partecipato l’Assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, sono stati presentati dati aggiornati sull’infezione a Milano e in Lombardia. I dati sono inquietanti. Un terzo di tutti i casi nazionali viene diagnosticato nella nostra Regione e la metà di questi solo nel capoluogo. Il ritmo del contagio è drammatico: 1 malattia conclamata ogni 5 contatti con il virus. Dal 1996 al 2008 è addirittura triplicata la percentuale di persone che scoprono troppo tardi di essere state infettate, e sempre più spesso non si tratta di soggetti cosiddetti a rischio, ma di persone eterosessuali di tutte le età. Frequentemente il contagio avviene all’interno di coppie fisse a causa della disinvoltura e della pericolosissima leggerezza di uno dei partner. “Per quanto riguarda i giovanissimi, non hanno coscienza del rischio - ha detto Giampaolo Landi di Chiavenna, Assessore alla Salute del Comune di Milano - e affrontano la sessualità come una sfida, una ordalia per entrare nel gruppo, una dimostrazione di maturità anticipata, un gioco, dalle conseguenze a volte tragiche. Un pericolo che riguarda in particolar modo le giovanissime sotto i 26 anni. Secondo un sondaggio della SIGO ( Società Italiana Ginecologia e Ostetricia ) 1 ragazza su 6 a 14 anni ha già fatto sesso e quasi sempre senza profilattico. E’ ben del 37% la percentuale delle adolescenti che sceglie un rapporto sessuale non protetto e del 20% quella di coloro che ricorrono al coito interrotto”. “Per 6 ragazze su 10 la prima volta avviene fra i 15 e i 18 anni, ma - spiega Landi - il fidanzato si rivela solo un partner occasionale che spesso non dura più dell’anno scolastico. Il 43% delle intervistate ha già collezionato 4 partner dopo il primo. Siamo, pertanto, di fronte ad un gigantesco problema di prevenzione. Urge una informazione molto più capillare di quanta se ne faccia oggi, a partire dai banchi di scuola, perché non a caso il 10% delle adolescenti si ritaglia un’alcova nei locali del proprio istituto scolastico. Alcune, precocissime, già alle medie inferiori. C’è inoltre un preoccupante dilagare di comportamenti sessuali impropri, che all’affettività e all’incontro sostituiscono il commercio del corpo, per ottenere piccoli favori, denaro, oggetti griffati di culto. Conosciamo tutti la vicenda della ragazzina di una scuola media inferiore di Salò costretta dai compagni maschi a subire e prestare attenzioni sessuali durante l’ora di letteratura francese. Un fenomeno non isolato, anzi, diffuso, che non esito a definire di microprostituzione, e che come Assessore alla Salute ho denunciato per primo”.

“Sulla base del quadro sconfortante – conclude l’Assessore - dobbiamo proseguire il nostro impegno istituzionale a diffondere un’informazione capillare e responsabile tra i giovani ed a fornire adeguati strumenti di comprensione ai genitori, agli insegnanti e agli educatori”.

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