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Ritrovata Abby: baby-velista 16enne

Dopo ore di ricerca è stata ritrovata una delle più giovani navigatrici solitarie della storia, l'americana Abby Sunderland. La ragazza era stata presa da una tempesta nel bel mezzo del sud dell'Oceano Indiano

Ritrovata Abby: baby-velista 16enne

New York - "Abby sta bene, è salva". L'urlo del padre alla fine di un lungo incubo. I soccorritori sono riusciti a rintracciare Abby Sunderland, la velista 16enne statunitense, che da ieri era stata data per dispersa. La ragazza, salpata da Los Angeles, nel sud della California, a gennaio, stava parlando al satellitare con il padre Lawrence che era riuscito a convincerla a rifugiarsi appena possibile in un porto, visti i pericoli, quando la comunicazione è saltata. Uno dei porti più vicini è quello dell'isola della Reunion, ad est del Madagascar.

Gli ultimi messaggi ricevuti Un'ora dopo, si è fatta viva dai familiari dell'adolescente, la Guardia Costiera Usa, che aveva ricevuto un paio di messaggi dal Wild Eyes, la barca della ragazza di una quarantina di piediì, una sorta di sos. "Tutto sembrava sotto controllo - ha raccontato Lawrence Sunderland a un blogger specializzato, Pete Thomas, riferisce il Los Angeles Times - ma é caduta la comunicazione ed un'ora dopo la Guardia Costiera ci ha chiamato". Secondo il fratello della ragazza, Zac, un altro navigatore solitario, due imbarcazioni si stanno recando sul posto, ma ci vorranno quasi due giorni di navigazione, tempo permettendo, trovandosi rispettivamente a 40 e a 48 ore di distanza dal luogo presunto del possibile naufragio. Alla Abc Zac ha riconosciuto che la sorella si trova verosimilmente in grosse difficoltà, aggiungendo però di nutrire speranza visto che non ha suonato l'allarme che segnala se la barca sta affondando.

Accesi i sistemi d'allarme Secondo la madre della ragazza, MaryAnne, sarebbe stata la stessa Abby ad accendere manualmente gli altri due sistemi di allarme, intorno alle sei del mattino di Los Angeles, le 15 italiane. La Sunderland, partita da Los Angeles a gennaio, puntava a diventare la più giovane navigatrice a fare il giro del mondo senza fermarsi, ma aveva dovuto rinunciarci dopo una tappa obbligata a Città del Capo, in Sudafrica, per effettuare una serie di riparazioni.

La sua impresa aveva suscitato un mare di polemiche, sia per la sua giovane età sia per la stagione scelta (l'inverno sia al momento della partenza, sia adesso nell'emisfero sud), con il rischio di condizioni meteo particolarmente dure.

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