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Il River Plate in serie B, si scatena la guerriglia Club fondato da emigranti genovesi 110 anni fa

Lo storico club argentino ha perso lo spareggio per restare nella massima serie. Per la prima volta dovrà giocare in serie B. I tifosi non l'hanno presa bene: violenti scontri, 55 feriti. Il presidente Passarella (ex giocatore di Fiorentina e Inter e allenatore del Parma), non vuole mollare. Le foto

Il River Plate in serie B, si scatena la guerriglia					
 
Club fondato da emigranti genovesi 110 anni fa

Buenos Aires - Il River Plate, un monumento del calcio argentino, è retrocesso in serie B: per la società di Buenos Aires è la prima volta in 110 anni di storia. Il River, che aveva perso 2-0 a Cordoba la partita di andata dello spareggio di playoff contro la squadra di seconda divisione del Belgrano, non è andato oltre l’1-1 nella sfida decisiva allo stadio Monumental di Buenos Aires. Un risultato che condanna il club alla serie B. Al termine dell’incontro giocatori e tecnici della squadra sono usciti dal campo in lacrime. Il pubblico sugli spalti, 60mila persone, fischiava imbufalito. L’incontro si è chiuso qualche secondo prima dello scadere del 90°, mentre tifosi sfasciavano i sedili delle tribune, minacciando di invadere il campo. In un clima di grande tensione, i giocatori sono dovuti restare per qualche tempo in mezzo al campo protetti dalla polizia.

Passarella non lascia la presidenza Nonostante la clamorosa retrocessione Daniel Passarella non molla la presidenza del club. "Dobbiamo resistere. Mi porteranno fuori di qui solo con i piedi in avanti", ha detto l'ex capitano della nazionale argentina (ed ex giocatore di Fiorentina e Inter). Passarella ha parlato alla stampa tre ore dopo la partita. E' rimasto letteralmente barricato all'interno dello stadio Monumental, mentre fuori accadeva di tutto. Più di cinquanta persone sono rimaste ferite negli scontri tra tifosi e polizia, con diverse centinaia di persone che hanno aspettato per ore Passarella e i giocatori all'ingresso dello stadio per contestarli. L'unico ad essere osannato è stato il veterano Matias Almeyda.

Club fondato da emigranti genovesi Il palmares del River Plate è ricchissimo: 33 scudetti, 2 Coppe Libertadores (l'equivalente sudamericano della Champions), una coppa Intercontinentale. La squadra fu fondata da un volenteroso gruppo di giovani emigranti genovesi che giocavano a calcio nello spazio vuoto vicino all’edificio della società carbonifera Wilson. Il club si chiamava Santa Rosa. Poco dopo, il Rosales e il Santa Rosa si unirono in un’unica società e decisero di chiamarsi River Plate (trasposizione inglese di Rio de la Plata), dalla scritta che compariva su alcune casse di legno ammassate vicino al porto, dove, in uno spiazzo, spesso giocavano i marinai. Secondo la targa che ancora oggi si può vedere nel portico della chiesa di San Juan alla Boca, il River fu fondato il 25 maggio 1901.

Successivamente il consiglio direttivo trasferì prima nel barrio Palermo, zona di immigrati italiani, poi, nel 1923, nel ricco quartiere di Núñez, nella Buenos Aires nord, dove tuttora ha sede.

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