In riviera trekking e bike

Troppo mare, poca terra: la percezione da parte del turista medio di un pezzo di Liguria come la provincia di Imperia è sicuramente più legato alla costa che all'entroterra.
Un peccato, se si pensa alla bellezza dei monti che stanno alle spalle della riviera dell'estremo Ponente ligure. Per questo la Provincia di Imperia punta alla promozione del proprio territorio montano: saranno pure Marittime, ma sempre Alpi sono.
Si è iniziato da una messa a punto delle infrastrutture di base per poi arrivare a individuare una rete di percorsi che adesso rappresenta la spina dorsale del progetto "Trekking e Bike nella Riviera dei Fiori": tracciati che ricalcano i sentieri e le mulattiere utilizzate in antichità, arricchiti con apposite segnaletiche.
Sono nati così percorsi a tema da offrire agli appassionati di mountain bike e cicloturismo oppure di camminate impegnative. Che potranno così visitare le numerose fortificazioni militari presenti lungo l'arco delle Alpi liguri negli "itinerari della memoria", oppure esplorare e fotografare le fioriture primaverili in sette differenti percorsi pensati per i turisti meno avvezzi alle asperità dei tracciati montanari.
«Come amministrazione provinciale di Imperia - spiega l'assessore al Turismo Franco Amadeo - non vogliamo abbandonare il nostro ruolo istituzionale, che è quello di promuovere il territorio, perché teniamo al prestigio del nome "Riviera dei Fiori". Questo nonostante le scarse risorse che ci vengono destinate dalla Regione». L'iniziativa della Provincia targata 2007 è il cosiddetto Stl, il sistema turistico locale, «che coordinerà - prosegue Amadeo - la promozione e la "vendita" del prodotto-Imperia in Italia e all'estero».
Il cicloturismo "d'alta quota" ha successo anche in provincia di Genova. La Provincia ha presentato l'iniziativa "Bed & Bike, pedalafacile dal mare all'Appennino", corredato da una esauriente guida con trentadue percorsi divisi per difficoltà.


Trentadue tratti di strada perlopiù rurale, che insieme vanno a comporre tre macro-percorsi che coinvolgono anche alcuni territori dell'alessandrino, e che offrono la possibilità di riscoprire angoli dimenticati dell'entroterra genovese.
«Quando arrivi a destinazione, non importa sia città o collina. La soddisfazione di esserci arrivato da solo è incredibile», ha efficacemente spiegato l'assessore al Turismo Arnaldo Monteverde.

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