Politica

Rivoluzione nel Pdl, Alfano segretario politico "Scelto all'unanimità"

Il Guardasigilli avrà il ruolo di guida politica del partito. Rimangono in carica i tre coordinatori. Alfano: mi dimetterò, ma prima codice antimafia e semplificazione riti del processo

Rivoluzione nel Pdl, 
Alfano segretario politico 
"Scelto all'unanimità"

Roma - La rivoluzione del Pdl parte da Angelino Alfano. Sarà lui infatti il segretario politico del partito a cui sarà affidato il ruolo di "guida politica del partito". E' stato stabilito oggi all'Ufficio di presidenza Pdl a palazzo Grazioli e l’indicazione del Guardasigilli come segretario nazionale del Pdl è sancita in un documento letto da Silvio Berlusconi durante l’ufficio di presidenza. Secondo quanto riferiscono fonti vicine al Guardasigilli, Alfano avrà tutti i poteri e le deleghe del caso, mentre i tre coordinatori avranno competenze di carattere settoriale. È la prima volta che Silvio Berlusconi affida il proprio partito ad un segretario nazionale, figura tradizionale che richiama gli storici partiti politici. Non era accaduto con Forza Italia e, fino ad oggi, nemmeno con il Pdl. Tanto che nello statuto del Popolo della libertà la carica di segretario non è nemmeno prevista. Sarà necessario convocare il Consiglio nazionale per formalizzare l’introduzione di questa nuova figura. E il Consiglio nazionale si terrà entro giugno, riferiscono fonti parlamentari del Pdl. Intanto, nel giro di pochi giorni, dovrebbero arrivare le dimissioni dell’attuale ministro della Giustizia. L’accelerazione, spiega un dirigente del partito, è stata impressa ieri in nottata grazie ad un vorticoso giro di contatti telefonici, ma anche ad una cena dal presidente del Senato Renato Schifani alla quale hanno preso parte molti ex An. Da questi ultimi è arrivato un sostanziale "via libera" all’indicazione di Alfano come guida politica del Pdl, spiega una fonte della maggioranza. Si è così arrivati alla decisione di indicare il Guardasigilli come segretario politico.

Il Cav: Alfano ridarà slancio al Pdl "La nomina di Angelino Alfano a segretario politico nazionale del Pdl serve per ridare slancio al partito e per recuperare il consenso nell'elettorato". Così, secondo quanto riferito da diversi presenti all'Ufficio di Presidenza del Pdl a Palazzo Grazioli, il premier Silvio Berlusconi ha commentato la scelta del nuovo coordinatore. "Alfano è giovane e ha fatto bene come ministro ed è ben voluto da tutti", ha aggiunto. 

Alfano: mi dimetterò Angelino Alfano conferma che si dimetterà da ministro della Giustizia non appena il consiglio nazionale del Pdl ratificherà il suo nuovo ruolo politico. In conferenza stampa assieme a Silvio Berlusconi, Alfano spiega che si dimetterà "perché ritengo che il ruolo di Guardasigilli sia incompatibile con altri incarichi". Tuttavia, prima di dare le dimissioni Alfano ci tiene a portare a termine due cose: "il decreto sul codice antimafia e la semplificazione dei riti del processo".  

Chi colmerà il vuoto alla Giustizia? Ma con la nuova nomina di Alfano, resta da scioglere il nodo del dicastero della Giustizia. Nel Pdl nessuno si sbilancia sui possibili successori: "E' una partita ancora aperta che sta gestendo il presidente", spiega un esponente del partito. È certo però che stanno circolando alcuni nomi, fra i quali quello di Maurizio Lupi. Ma non solo. E' possibile anche che al ministero della giustizia arrivi un tecnico.

Cicchitto: non farò il ministro "Non ho nessuna intenzione di fare il ministro. Preferisco il lavoro in Parlamento come sto facendo". Il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, smentisce le ipotesi che lo vorrebbero in campo per sostituire al governo il ministro della Giustizia.

Mussolini critica la scelta "Alfano? Penso che così litigheranno in quattro. Serviva un atto di coraggio per cambiare veramente. Così ne sposti uno e ne scontenti cento. O si faceva un unico coordinatore oppure così è una babele. La batosta presa non ci ha insegnato niente, resta tutto così com'è",ha detto Alessandra Mussolini alla Zanzara su Radio 24, commentando la nomina di Alfano alla segreteria del Pdl. 

Frattini si congratula con Alfano  Soddisfazione invece da parte del ministro degli esteri Franco Frattini, che si era dovuto assentare dall’ufficio di presidenza a causa di precedenti e molteplici incontri istituzionali fissati con il Capo dello Stato per le celebrazioni del 2 giugno e che sta rientrando a Palazzo Grazioli per felicitarsi con il collega Angelino Alfano ed esprimergli il suo sostegno per l’importante incarico che presto andrà a ricoprire".

 

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