Cè chi si fa le compilation in casa, chi vive di Mp3 e chi usa internet come quelli della mia generazione usavano il mangiadischi. Così come si facevano «la cassettina», sintonizzandosi sulla Hit parade radiofonica, cercando di cancellare il più possibile le voci dei conduttori. Era unoperazione complicatissima, che presupponeva unenorme, quasi sovrumana, abilità nellaccendere e spegnere lapparecchio al momento giusto. Ma, alla fine, la soddisfazione era grandissima e ne uscivano compilation casalinghe che erano il ritratto di una generazione. La mia generazione, per lappunto.
Oggi, è tutto molto più facile. La rete e la tecnologia rendono un gioco da ragazzi quella che era unoperazione da ingegneri della cassettina. E anche la qualità delle registrazioni è ovviamente di tuttaltro tipo.
Però. Fortunatamente restano i nostalgici del cd; quasi una specie in via destinzione che aspetta con ansia luscita dellultimo lavoro del suo beniamino. E, fortunatamente, restano le compilation per i pigri. Spesso, griffate con il logo delle maggiori radio: R101, ad esempio, è specializzata nelle raccolte che ricordano i bei tempi andati; il gruppo Finelco dei fratelli Hazan, che comprende Radio Montecarlo, Radio 105 e tutte le loro sorelline e cuginette delletere e della rete, è specializzato in compilation di gran classe. O, meglio, come direbbe la sensualissima speaker dellemittente con il suo accento francese capace di far sognare a qualsiasi ora del giorno, «musicão di gran clos». Certo, poi, qualche minuto di 105, per esempio quelli con Leone Di Lernia - che sul sito dellemittente spiega che la cosa che gli riesce meglio è «scoreggiare» - forse tanto di gran clos non è. Ma la voce della speaker di Rmc vale comunque lascolto.
Così come vale comunque lascolto il cd che festeggia i trentanni di 105: una cavalcata da Marvin Gaye e dalla Vita spericolata del Vasco 1981 allEstate 2005 griffata Negramaro, passando per gli Inxs, i Fine Young Cannibals o la Sinead OConnor di Nothing compares 2U, dolcissima ballata del 1990. In una parola, trentanni della nostra storia attraverso le canzoni.
E, sempre a proposito di cd che somigliano a bella radio o di bella radio che vale un cd, vanno ascoltate le notti di Radio Montecarlo del week-end, con Kay Rush che sembra nata per fare la radio a questora. Come un personaggio di Io uccido di Giorgio Faletti, Kay riesce ad abbinare mistero, fascino, ironia e sensualità. Messo tutto insieme ne esce uno dei migliori programmi della radio italiana. Le compilation che Kay e Rmc ne traggono, vengono di conseguenza.
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