
Roberto Bolle sarà «Caravaggio» al Teatro Arcimboldi dal 15 al 21 maggio, dopo il debutto al Maggio Fiorentino. Lo spettacolo ideato dal coreografo Mauro Bigonzetti fu pensato nel 2008 per lo Staatsballett Berlin diretto da Vladimir Malakhov. La musica è stata riorchestrata dal compositore e direttore d'orchestra Bruno Moretti, che ha lavorato su brani composti da Claudio Monteverdi tratti dall'«Orfeo», dal «Combattimento di Tancredi e Clorinda», dall'«Incoronazione di Poppea» e dal Settimo libro dei madrigali. Lo spettacolo riprende e rielabora la coreografia della messinscena del 2008 con nuove scene e nuovi costumi.
Promotore del progetto, interprete e protagonista, è l'étoile scaligera, ambasciatore della cultura italiana nel mondo e portavoce del balletto come forma d'arte accessibile e dedicata a tutti. Accanto a lui alcuni tra i migliori danzatori solisti di caratura internazionale, insieme ad un corpo di ballo creato per l'occasione tramite audizione che comprenderà circa 30 giovani ballerini. «La danza porta tanti valori, valori in cui credo fortemente - afferma Roberto Bolle - e serate come queste sono importanti perché riescono a lasciare dei segni. Essere riusciti a portare Caravaggio qui in Italia per la prima volta mi dà delle sensazioni davvero uniche». È ancora Bolle a raccontare la genesi dello spettacolo: «È importantissimo per me infondere al pubblico le emozioni che ho vissuto danzando nelle sale deserte con i capolavori di Caravaggio appesi alle pareti di Palazzo Barberini. Interpretare, in quel contesto, questo geniale artista è stata una sensazione meravigliosa. È come se la forza stessa del Caravaggio fosse entrata dentro il mio animo, in un modo assolutamente indelebile».
Lo spettacolo si ispira alle opere del pittore italiano Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, di cui Bigonzetti mette in risalto la complessità della figura, esaltando gli aspetti che compongono sia l'uomo che l'artista. Da un lato il suo travagliato mondo interiore, mosso da un animo particolarmente inquieto, e dall'altro il racconto attraverso l'espressione della sua arte.
Caravaggio diventa un balletto psicologico e drammatico, che dal punto di vista drammaturgico ha le sue «note» ricorrenti nel solo, nei duetti, terzetti e quartetti, inframmezzati da scene corali che allentano la tensione e imprimono il moto a un'azione sostanzialmente incentrata sull'io caravaggesco.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.