Nuove frontiere dellenergia. Il freddo dà il calore e viceversa. Firmato Einstein. Una forzatura di concetto che rende lidea. Un brevetto del celebre fisico è alla base di una delle più importanti rivoluzioni tecnologiche in atto nel riscaldamento e nella climatizzazione delle nostre abitazioni e dei luoghi dove lavoriamo. Tra i progetti per generare caldo a efficienza e basse emissioni di CO2 troviamo le pompe di calore alimentate a metano progettate nei laboratori Robur a Zingonia (Bergamo).
Questa tecnologia, detta Gahp (Gas absorbtion heat pump), ovvero pompe di calore ad assorbimento alimentate a gas, consente di riscaldare un edificio utilizzando l'energia rinnovabile del calore esistente in natura.
Si sa che lambiente circostante le nostre abitazioni contiene calore a una temperatura non adatta a riscaldare direttamente ledificio stesso. Estrarre questo calore dallambiente e pomparlo a una temperatura più alta nelledificio costituisce il principio della pompa di calore. Dunque, le leggi fisiche studiate per la produzione del freddo serviranno per il riscaldamento domestico. Unintuizione molto originale, frutto tra laltro di un brevetto depositato da Albert Einstein e ritrovato nella forma originale a inizio degli anni 90 da Benito Guerra, presidente della Robur, dopo che lazienda bergamasca acquisì la Dometic, una società del gruppo Electrolux. Nella cassaforte furono trovati altri due brevetti del premio Nobel, insieme ad altri 2mila brevetti sul condizionamento ed i cicli dimpiego dei gas. Robur ha investito negli ultimi 18 anni in ricerca oltre 50 milioni di euro trasformandosi nel tempo in leader mondiale del settore. Una vocazione antica, basti pensare che Bruno Munari, uno dei maggiori designer italiani storici, già nel 1988, insegnava progettazione creativa nellazienda di Zingonia. «Abbiamo fatto scelte epocali - spiega Guerra - degne dellimprenditoria più coraggiosa che ha saputo declinare scienza, innovazione e tecnologia e soprattutto, rendere omaggio a decenni di ricerca scientifica. Noi abbiamo approfondito e declinato i brevetti di Einstein dando vita ad una vera rivoluzione tecnologica. Chi più di un imprenditore può calare nella realtà ciò che la scienza e uno scienziato intuisce?».
E voi lo avete fatto? «Ci siamo riusciti. Oggi è la tecnologia applicata alla salvaguardia ambientale la nuova frontiera da esplorare. Efficienza, Economia e Ecologia, le tre E che rappresentano i fattori più critici del nostro tempo. I nostri impianti, usando energie rinnovabili, garantiscono efficienze superiori al 170%, riducono di almeno il 50% il consumo di energia e le emissioni inquinanti, garantiscono la qualificazione energetica degli edifici e aumentano il valore di mercato dellimmobile. Lazienda investe il 7% del fatturato in ricerca, sviluppo e industrializzazione. Abbiamo attivi oggi oltre 4mila impianti e abbattiamo CO2 come se ogni anno piantassimo una foresta di due milioni e 400mila piante e eliminassimo le emissioni inquinanti di 8mila auto ecologiche.
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