La "rock star" dell'economia al timone dell'Fmi: Christine Lagarde è il nuovo direttore generale

Il comitato esecutivo del Fmi ha scelto Lagarde come direttore generale e presidente del Comitato esecutivo per un termine di 5 anni a partire del 5 luglio 2011. Lagarde, che succede a Dominique Strauss Kahn, è la prima donna alla guida Fondo al 1944

La "rock star" dell'economia al timone dell'Fmi: 
Christine Lagarde è il nuovo direttore generale

Il comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale ha scelto oggi Christine Lagarde come direttore generale e presidente del Comitato esecutivo per un termine di 5 anni a partire del 5 luglio 2011. Lagarde, che succede a Dominique Strauss Kahn, è la prima donna alla guida Fondo al 1944. "Sono profondamente onorata per la fiducia riposta in me dal Consiglio Direttivo - commenta Lagarde - come ho avuto modo di dire al Consiglio dell’Fmi durante il processo di selezione, il Fondo deve essere competente, reattivo, efficace e legittimo, per ottenere una crescita forte e sostenibile, la stabilità macroeconomica, e un futuro migliore per tutti".

La francese Christine Madeleine Odette Lagarde, 55 anni, sarà la prima donna a guidare il Fondo monetario internazionale, l’istituto che, di fatto, è il primo prestatore mondiale di ultima istanza, una sorta di super Fondo di salvataggio, particolarmente importante in questa fase per l’Europa, invischiata nella crisi del debito sovrano. Oggi il comitato esecutivo dell’istituto l’ha ufficialmente prescelta, annunciando il suo insediamento a partire dal prossimo 5 luglio. Succede a Dominique Strauss-Kagn, anch’egli francese, dimessosi dopo essere stato accusato negli Usa di violenza sessuale. Secondo l’ex capo economista dell’Fmi, Kenneth Rogoff, ora docente ad Harvard, la Lagarde "ispira rispetto e ammirazione, è politicamente astuta e ha una forte personalità".

Ama apparire e cura molto l’immagine. "Agli incontri finanziari in tutto il mondo - confida Rogoff - è trattata come una rock star". È stata inclusa più volte nella lista delle 100 donne più potenti del mondo di Forbes: nel 2004 è 66esima, nel 2005 80esima, nel 2006 30esima, nel 2007 12esima, nel 2010 43esima ma la sua ambizione è diventare la prima. Rock star dell’economia sì, ma il suo curriculum non prevede una laurea in questa materia. Lagarde è infatti avvocato, fa parte dal 1981 del prestigioso studio legale Usa Becker and McKenzie, in qualità di esperta di diritto europeo, di lavoro e di antitrust. Tra il 1995 e il 1999 presiede il cda dello studio. È stata anche assistente al Congresso Usa di William Cohen, ex segretario alla Difesa e consigliere del presidente Bill Clinton.

Nel 2005 inizia la sua scalata politica in Francia, nominata ministro delegato al commercio estero nel governo Villepin, poi ministro dell’Agricoltura nel governo Fillon e dal 2007 ministro dell’Economia, dell’Industria e dell’Impiego, cioè la regina dell’economia francese. La Lagarde, secondo una ricostruzione non proprio benevole dell’agenzia Reuters, parla un inglese fluente, ma di economia ne mastica poca e, durante la revente crisi finanziaria, è emersa più per il suo attivismo che per la riuscita delle sue proposte. Tra gli addetti ai lavori non è sempre amata e durante quest’ultimo anno di presidenza francese del G20 si è distinta per una serie di proposte sulla nuova governance mondiale non sempre andate in porto. In compenso nel 2009 il Financial Times l’ha eletta ministro delle Finanze dell’anno, a dimostrazione che ha altrettanti ammiratori che denigratori. Sul suo capo pende l’apertura di un’inchiesta giudiziaria per l’assegnazione di una cospicua compensazione finanziaria nel 2008 al finanziere Bernard Tapie.

Ma lei aveva già detto di avere la coscienza pulita, precisando che l’inchiesta non fermerà la sua corsa per succedere a Dominique Strauss-Kahn: e così è stato. Sta per diventare la donna più potente dell’economia mondiale. 

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