Nel grande cartellone del Milano Jazzin' Festival c'è spazio anche per le scattanti progressioni ritmiche della taranta, la musica popolare salentina che, negli ultimi anni, si è guadagnata l'attenzione internazionale grazie al passaggio, se così si può dire, tra le sue note di Stewart Copeland. L'ex batterista dei Police - reduce dall'infinito tour mondiale che per quasi due anni lo ha visto calcare palcoscenici insieme agli ex sodali «poliziotti» Sting e Andy Summers, in occasione delle reunion del mitico gruppo inglese - è tornato agli amori della sua vita percussiva da solista. E tra questi, la taranta ha un posto speciale, sin da quando, sei anni fa, passando dal festival «La Notte della Taranta 2003» a Melpignano (Lecce), Copeland restò folgorato dai colori ritmici e armonici della musica popolare pugliese. Da sempre personaggio anomalo nel panorama rock, batterista unico per le sue commistioni punk-reggae e le anarchiche sventagliate sui piatti charleston (quello che gli anglosassoni chiamano hi-hat), Stewart Copeland è assurto a naturale testimonial della taranta nel mondo: all'Arena Civica - sabato 4 luglio alle ore 21, ingresso 20-15 euro, info 02.62.69.47.10) - l'artista americano porta uno show che ha esordito il 28 giugno in Portogallo, ha raggiunto l'Italia il 30 giugno a Villa Ada a Roma e ora chiude il tour italiano con Milano. Copeland avrà, all'interno dello spettacolo, il ruolo di «Maestro Concertatore», alla guida di un ensemble di ben diciannove elementi: ovviamente, non sarà la taranta "pura" quella pronta ad occupare il palcoscenico dell'Arena Civica, bensì uno stimolante ibrido dove il tempo "pizzicato" si sposa alle sonorità world music contemporanee. Copeland sarà affiancato anche dal maestro Vittorio Cosma, direttore del progetto "La Notte della Taranta", e dal percussionista brasiliano (vive a New York e ha spesso collaborato con David Byrne) Mauro Refosco, oltre che da Raiz, ex voce e leader degli Almamegretta. Per la musica tradizionale pugliese è un ritorno felice a Milano a nemmeno un mese di distanza da "La Taranta a Milano", andata in scena all'Idroscalo. Anche in quell'occasione, questo particolare tipo di musica, intrigante sia per chi suona sia per chi balla, seppe divertire il pubblico: imparentata con musiche affini provenienti dalla Spagna e dalla Tunisia, utilizzata come musica "magica" e terapeutica nella più antica tradizione salentina, la taranta aveva una funzione rituale, al fine di combattere le incertezze della dura vita contadina legata ai difficili raccolti e al ciclo delle stagioni. É stata definita anche, efficacemente, "lo psicologo dei poveri", ma evidentemente la taranta ha avuto effetto anche sul celebre (e certo non indigente...) ex batterista dei Police, da trent'anni sulla breccia come musicista e compositore di colonne sonore.
Vero e proprio combattente in note del cosiddetto "crossover culturale", Stewart Copeland consuma una sua vittoria personale, girando l'Italia, lui americano e icona di un certo rock di chiara impronta anglosassone, proponendo una musica popolare del nostro Paese. Il cartellone del Milano Jazzin' Festival proseguirà domenica 5 con Sergio Cammarriere e Fabrizio Bosso e, lunedì 6, con il funk-soul del carismatico Maceo Park.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.