Rom accampati nell’allevamento: il rione si ribella

Un intero quartiere è in rivolta a Cinisello Balsamo. La zone della Cornaggia e Casignolo, già penalizzate dalla presenza di viale Brianza che le attraversa, chiedono infatti, telecamere e servizi ad hoc da parte delle forze dell'ordine. A minare il senso di sicurezza dei cittadini, la presenza sempre più massiccia di extracomunitari che hanno trovato riparo all'interno dell'ex ovocultura Valmonte, uno dei più grandi allevamenti di galline della prima metà del Novecento. Secondo i dati riferiti in consiglio comunale dagli esponenti di Forza Italia, i clandestini presenti nell'ex impianto di circa 100mila metri quadri hanno ormai toccato quota cinquecento. Un incremento, secondo gli azzurri, verificatosi in poco più di un mese e mezzo, da quando cioè sono state sgomberate le baracche nell’ex area Falck a Sesto San Giovanni.
Durante l'ultima seduta del parlamentino cittadino, il forzista Francesco Scaffidi ha così presentato una raccolta di firme dove 200 cittadini chiedono che in via Matteotti vengano installate delle telecamere per tutelare le automobili parcheggiate. Da settembre i furti sembrano infatti triplicati. «Non si ha più il controllo di quell'area - spiega il capogruppo Giuseppe Petrucci -. I residenti sono disperati, costretti a barricarsi in casa mentre i clandestini vivono in stabili pericolanti e circondati da amianto». A lui ha risposto il primo cittadino Angelo Zaninello.

«Sono stato contattato dalla regina dei rom che mi ha chiesto di poter destinare loro un piccolo campo ma la mia risposta è stata negativa. Lì bisogna prima bonificare la zona anche con l'aiuto delle forze dell'ordine».

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