La Roma? Bene così L’unico sogno è l’abbordabile Lucio

Mercato: solo operazioni minori, come la cessione di Barusso

Indiscrezioni, contatti, colloqui nelle segrete stanze dell’hotel milanese Quark. Roba da non capirci più nulla con le operazioni di mercato, anche perché fin quando non vengono depositati i nuovi contratti, nulla può essere considerato certo.
Ma la fantasia del tifoso non ha confini e basta poco per sognare lo sbarco di nuovi campioni stranieri nel proprio club. In attesa del vantaggioso scambio estivo Mancini-Di Natale a Trigoria c’è attesa per l’improbabile vicenda-Lucio, centrale del Bayern Monaco che già alcune stagioni fa venne avvicinato alla Roma. Ma nel 2004 la moglie Dionne preferì la Germania all’Italia, e il trasferimento finì nel cestino. Ora, convinta la consorte a cambiar aria, ci si trova comunque davanti a un’operazione difficile, anche perché il brasiliano è legato fino al 2010 ai bavaresi. E la Roma, che senza dubbio conta su una delle più valide coppie di difensori centrali (Mexes e Juan) e sull’alternativa-Ferrari non appare disposta a svenarsi per accaparrarsi il quasi trentenne di Planaltina.
Così nel quartier generale romanista per il momento si pensa solo a operazioni considerate «minori»: la cessione in prestito del ghanese Barusso, presumibilmente al Cagliari e quella dell’esterno di fascia Antunes, portoghese di vent’anni che potrebbe tornare utile alla causa-Reggina, squadra che come quella isolana tenta di risalire la china in campionato dopo un inizio shock. Ma - è ovvio - per i fan il calciomercato deve contare sugli acquisti della propria squadra e non sulle cessioni. Ne deriva - logica conseguenza - un vortice di nomi più o meno famosi che secondo «radio-tifoseria» potrebbe sbarcare al «Fulvio Bernardini». Beninteso, soldi in cassa permettendo. Quindi accantonati i vari Benzema e Fred per ovvi motivi di bilancio, meglio concentrarsi su nomi abbordabili. Ad esempio per la difesa i giallorossi avevano seguito già la scorsa estate il palermitano Leandro Rinaudo, ventiquattrenne fisicamente forte che potrebbe adattarsi bene agli attuali schemi di Spalletti. Ma va anche detto che con Zamparini per il club dei Sensi è sempre difficile fare affari. Così diventa facile ipotizzare qualche rientro alla base. Alessio Cerci, 18 presenze e 8 reti nel Pisa, è il primo della lista, cui potrebbe aggiungersi Daniele Galloppa, altro talento in rampa di lancio fuoriuscito dal settore giovanile di Trigoria: romano di Tor de’ Cenci, ha lasciato la società giallorossa senza neppure una presenza per andare a Trieste a prendere il posto lasciato libero da Aquilani e ora, a Siena, è diventato più indispensabile del pane.

Per non parlare di Daniele Corvia, «fornaretto» di Largo Preneste che, maturato dall’esperienza in provincia, potrebbe già oggi rappresentare una buona alternativa a Vucinic, continuo interrogativo della platea romana.
Titoli di coda per il romano di Casalotti Maurizio Domizzi, che ha smentito un suo ritorno nella Capitale. Sta bene a Napoli.

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