Roma con il dubbio-Vucinic

Pare quasi un derby Siena-Roma in programma alle 15 all'Artemio Franchi. Presieduta dal tifoso giallorosso Lombardi Stornati, la squadra toscana annovera in rosa il portiere Curci, Galloppa e Houssine Kharja, centrocampista nomade del nostro calcio che ha provato a scommettere persino sul successo dei suoi, scavalcando in maniera schietta la scaramanzia: «Mi basta l’1-0». Ma poi ha anche aggiunto che si aspetta «una Roma con il morale a mille perché hanno vinto una gara difficilissima col Bordeaux e vorranno la rivincita dell’anno scorso perché qui non è andata bene per loro».
Amarcord o meno, è comunque una sfida complicata per i romanisti, che sono partiti in campionato quasi avessero un motore diesel. Fortuna che rientra Juan, ribattezzato «Cristal» e paragonato a Christian Chivu per l’identica facilità di incappare negli infortuni; e anche Perrotta, che ieri era uscito dal campo toccandosi la coscia destra, ha svolto tutta la seduta con i compagni. Spalletti nutre però dubbi sull'utilizzo di Vucinic (il balcanico è alle prese con una contusione alla caviglia e anche ieri non si è visto sul terreno di gioco), mentre al poker di acciaccati già assenti anche nelle ultime uscite (Totti, Cassetti, Tonetto e Pizarro) si sono aggiunti i problemi di affaticamento dei brasiliani Taddei e Baptista. Di Vucinic ha parlato Spalletti («Mirko va valutato bene perché ha un po’ di dolori alla schiena, al ginocchio e alla caviglia. Viene con noi e sono abbastanza fiducioso»), pronto a ribadire anche la voglia di riscatto sua e della squadra: «Vogliamo risalire la classifica più velocemente possibile». L’allenatore ieri si è anche soffermato sull’oggetto misterioso Menez («Ha propositi giusti, è un ragazzo che ha qualità eccezionali, ma per dargli continuità deve farsi delle esperienze e passare un buon periodo nella nuova realtà. Bisogna aspettare e concedergli qualche errore») e ha analizzato la questione-Baptista: «Quando gioca largo non è che deve fare tutta la fascia come Taddei, ma può essere un trequartista defilato. E poi dipende dall’avversario. Secondo me Julio è più bravo con la palla addosso, Mirko ad andare dietro le linee avversarie». Poi, ha risposto anche a chi gli chiedeva lumi in merito alle convocazioni per le nazionali: «Ho detto a quelli che vanno via di stare attenti. Juan mi ha assicurato che metterà bene a fuoco la sua situazione con Dunga.

Per certi aspetti gli farà bene tornare in un contesto vero, pure se è vero che quando vanno in nazionale danno più del cento per cento». Fischia De Marco, alla gara numero 44 in serie A: ha già diretto due volte la Roma, uscita dal campo con un successo e un ko.

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