Cronache

Roma, finisce in tragedia gioco erotico giapponese: 23enne morta strangolata

Legate a una trave di un garage secondo un’antica tecnica dei samurai giapponesi. Il gioco erotico finisce in tragedia per una studentessa e per una sua amica ricoverata in condizioni disperate in ospedale

Roma, finisce in tragedia 
gioco erotico giapponese: 
23enne morta strangolata

Roma - Giallo a Roma. Soter Mul, Ingegnere 45enne, arrestato con l’accusa di omicidio. Legate a una trave di un garage secondo un’antica tecnica dei samurai giapponesi, lo Shiban. Un gioco erotico finito in tragedia per Paola C., studentessa pugliese di 24 anni morta strangolata, e per una sua amica romana di 23 anni, Federica F., impiegata come usciere all’Enav e ricoverata in condizioni disperate all’ospedale Sant’Andrea. Una storia paradossale accaduta poco prima dell’alba all’interno del parcheggio dell’Agenzia delle Entrate di Roma 3, in via di Settebagni 384, zona Salaria.

In stato di fermo il professionista, terzo componente del menage sadomaso: nella sua auto e nella sua abitazione i poliziotti hanno trovato varie corde e sexy toys. Secondo una prima ricostruzione i tre, dopo aver trascorso la “notte brava” a base di cocaina e alcol in un locale sulla via Casilina, su indicazione della 24enne si sono introdotti all’interno della struttura, comune sia all’Agenzia delle Entrate che all’Enav.

Una scena raccapricciante quella cui hanno assistito gli agenti del Commissariato Fidene, i primi ad accorrere sul posto assieme ai sanitari del 118, chiamati dallo stesso indagato, interrogato dagli inquirenti per tutta la mattinata prima di essere arrestato. Appesa a un architrave all’interno del posteggio riservato ai dipendenti ministeriali e all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, una giovane oramai priva di vita, completamente legata e lasciata penzolare lungo un muro, soffocata dal peso della sventurata compagna, anche lei avviluppata dalla testa ai piedi con legacci strettissimi. Una specie di bilancia “umana” la definiscono gli stessi agenti del reparto volanti nel primo, convulso, rapporto ai colleghi della squadra mobile, allertati pochi minuti dopo la macabra scoperta.

Sul posto per ore gli esperti della polizia scientifica hanno cercanto di capire come sia potuto accadere quello che nessuno riesce a definire come un semplice incidente durante un rapporto sessuale a tre. Le donne erano entrambe vestite, e il ruolo dell’uomo? In un primo momento non era certa la sua posizione, ovvero se fosse stato lui l’autore dell’insolito omicidio oppure se avesse solo assistito a un gioco diretto da altre persone, fuggite appena accaduto il fattaccio. Poi la situazione si è fatta chiara e il pm, dopo averlo ascoltato nella sua delirante versione, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Secondo gli investigatori le corde stringevano i corpi delle ventenni in tanti piccoli nodi, secondo un metodo preciso preso in prestito dallo Shiatsu, studiato per stimolare le varie parti anatomiche. In particolare ognuna delle due ragazze faceva da contrappeso all’altra alternandosi in saltelli: una scendeva verso terra, l’altra saliva con il piccolo balzo, dandosi la spinta con le punte dei piedi, quasi dondolando. Salendo, la corda provocava uno strozzamento che durava alcuni secondi. Soffocamento che, secondo alcune teorie erotiche, produrrebbe una sensazione di piacere simile all’orgasmo. Ma l’altra notte qualcosa deve essere andata storta e la situazione, sfuggita agli improvvisati autori del “bondage” a tre, è precipitata quando la vittima, bloccata in ogni movimento, appesa a due metri da terra, ha smesso di respirare. Un meccanismo che in teoria, avrebbe dovuto provocare alla ragazza più in alto il raggiungimento del piacere. Svenendo la prima, che lavora alla portineria dell’Enav, il suo peso all’improvviso avrebbe provocato la morte dell’altra, la studentessa fuori sede, senza che nessuno potesse intervenire in tempo utile. Alle 4 e 45 del mattino la prima richiesta di aiuto da parte del 45enne arestato, anche lui romano.

Lo Shibari è meglio noto come Kinbaku, antica forma artistica di legatura giapponese divenuta col tempo una pratica sessuale. Tra i vari utilizzi dello Shibari, la scultura vivente dinamica, la pratica meditativa condivisa, il rilassamento profondo per la flessibilità del corpo e della mente e la costrizione erotica. La legatura viene eseguita con diverse corde, ognuna per assolvere un compito preciso. I nodi originano dall’arte marziale dell’immobilizzazione dei prigionieri. Obiettivo dello Shibari, ai fini sessuali, sarebbe quello di aprire energia erotica comprendendo un mix di meditazione ed erotismo.

Sarà il gip, a questo punto, a decidere se mantenere l’accusa di omicidio preterintenzionale o rubricarla in omicidio volontario.

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