A Roma l’arte degli Ashanti, il popolo d’oro

Aprile si apre con un’asta di grande interesse che si tiene domani a Roma. Batte la casa d’aste Babuino in via dei Greci 2. Gli appassionati di arte etnica non se la perdano: si disperde infatti una bellissima collezione milanese di arte africana, 220 lotti che ci parlano della cultura perduta dello sterminato continente, quella cultura iconografica che tanto affascinò Picasso da fargli affermare che le immagini africane erano più belle delle statue greche.
Le opere provengono da diverse regioni: dal Mali, dall’Alto Volta, dalla Guinea, dalla Costa d’avorio, dal Ghana, dal Dahomey, dalla Nigeria, dal Congo e portano i nomi dei popoli che le hanno da millenni abitate. Sono le stilizzate figure lignee dei Dogon, che difendono i loro antichissimi costumi arroccati sull’altopiano arido e roccioso a sud di Timbuctu; sono i bellissimi sovrani e guerrieri bronzei della Nigeria, provenienti da Ife e da Benin; sono le sculture Baluba del Congo dall’impressionante realismo; sono le meravigliose maschere femminili dei misteriosi Ashanti, i cui divini sovrani apparvero ai portoghesi nel Seicento ricoperti di ornamenti d’oro; sono le figure tubolari delle insegne da cerimonia dei Nyamwezi della Tanzia che, così stirate e allungate, ricordano la celebre statuetta etrusca volterrana chiamata «l’ombra della sera». Le quotazioni sono interessanti: bisogna poi vedere quale sarà l’interesse dei collezionisti.
Le aste del Babuino proseguono il 4 aprile con arte asiatica, il 5 con una bella raccolta di affiches cinematografiche e con arti decorative del XX secolo. In quest’ultima tornata alcuni bei pezzi di vetro di Murano firmati Barbini, tra cui uno degli «Acquari» per i quali è celebre quello che è forse l’ultimo grande soffiatore muranese. Anche per questi lotti le quotazioni sono interessanti.
A Milano Dorotheum espone dal 3 al 10 aprile alcuni oggetti del «Design unico e raro» che andranno all’asta a Vienna il 9 maggio al Palais Dorotheum di Dorotheergasse. Spiccano nomi famosi fra cui Ron Arad, Marcel Breuer, Le Corbusier, Gaetano Pesce, Ettore Sottsass. Di quest’ultimo, in asta una rarità assoluta: la lampada da soffitto Esprit valutata fra i 24.000 e i 30.000 euro.


Un’altra curiosità milanese: alla Galleria Ciocca arte contemporanea di via Lecco 10, venerdì 9 aprile alle 21 andranno all’asta cento libri, antichi, vecchi e rari, tutti dedicati all’arte culinaria. I libri saranno in esposizione dal 7 al 10 aprile.

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