- Telefonata del 15/06/2005
Pradè: «Sì»
Mazzini: «Ma non rispondi più al telefono? Ti sei montato il capo anche te per una vittoria ora?»
P: «Ma chi è?»
M: «Sono Innocenzo Mazzini, sono il tuo presidente»
P: «Mamma mia, come è possibile che non rispondo a te, ma scherzi, con quello che stai facendo per noi, non l’avevo sentito Innocenzo, ce l’ho....»
M: «Raccontami un po’ come tu vai?
P: «Eh, che ce devi dà, lo sai che punto molto su di te»
M: «Ma cazzo, che devo fa di più?»
P: «Niente. Devo passare domani e poi c’è un grande futuro»
M: «Eh eh eh»
P: «E anzi se passate domani mi piacerebbe molto incontrarti»
M: «Certo»
P: «E parlarti»
M: «Sì tesoro mio»
P: «Anche con la dottoressa Sensi incontrarti»
M: «Sì si si, vabbè, però domani ... grande»
P: «Io sono molto preoccupato per domani, eh»
M: «Sì anch’io sono tanto preoccupato, ma quelli emeriti cretini che hai in squadra hanno voglia, hanno entusiasmo o sono sempre sbragati?»
P: «Son sempre come... la partita l’altro giorno l’abbiamo vinta perché quanto c’è in campo Francesco può succedere di tutto»
M: «Ho capito, ho capito, guarda che loro, loro è una squadra eh?»
P: «Lo so che loro sono una squadra»
M: «Li ho visti a Firenze, l’han presa a pallate, come squadra»
P: «Taci che mi dai... me metti st’ansia addosso»
M: «No perché ho visto che hanno il ragazzo bravo bravo, sulla destra, l’hanno squalificato mi sembra»
P: «Squalificato lui e non gioca neanche Natali, è importante»
M: «Bene bene, perché questo spilungone le ributta...
P: «Motta»
M: «Capito?»
P: «È un buon giocatore»
M: «Anche Natali poi gli dà la capocciata e la butta su la palla»
P: «Sì sì»
M: «Ma sti’ due sono due pedine importanti è?»
P: «È vero, è vero!»
M: «Comunque troverai un ambientino, memo male tu sei tutelato molto»
P: «Mh?»
M: «Che c’è un grande arbitro»
P: «Eh? Ma quanto grande?»
M: «Grandissimo!»
P: «Va bò!»
M: «Per cui, mi raccomando a te!»
P: «D’accordo»
M: «Determinazione, voglia, corsa, tutte cose che dovresti avere però non lo so se tu ce l’hai?»
P: «Non ce l’ho»
M: «Però, tienti insieme dai, forse»
P: «D’accordo grazie Innocenzo»
M: «Ci sentiamo la prossima settimana a salvezza, tocchiamoci le palle, va bene?»
P: «D’accordo, un abbraccio»
M: «Ciao amore»
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