L'incubo di Marta: a 13 anni vittima di revenge porn

La giovane racconta la propria vicenda e lancia un appello: "È una cosa che non riesco a controllare, vi prego, lasciatemi in pace"

L'incubo di Marta: a 13 anni vittima di revenge porn

Aveva inviato foto di nudo al fidanzatino, scoprendo dopo poco tempo con orrore che non sarebbe stato l'unico ad ammirarle: a denunciare l'episodio è la stessa vittima, che ha raccontato a Repubblica la propria esperienza.

"Dopo dieci giorni da quella maledetta sera in cui ho mandato le foto e un video del mio corpo al mio fidanzato", racconta la giovane Marta, all'epoca dei fatti 13enne, "un amico mi ha mandato uno screenshot di un gruppo Telegram per avvisarmi che quelle immagini stavano circolando sui social". Una situazione che la vittima, come da lei stessa rivelato, ha condiviso con almeno altre 20 ragazze romane, i cui video risultavano reperibili sul web.

I fatti risalgono al febbraio del 2019, ma l'incubo, spiega la giovane, non è ancora finito nè per lei nè per le altre numerose giovani vittime di revenge porn. In rete è possibile trovare decine e decine di foto di nudo di adolescenti."Sul primo gruppo nel quale erano finite le mie foto, che ormai sono ovunque, c'erano anche i video di altre ragazze della mia stessa età", ricorda Marta. "Io credo che all'inizio quei materiali circolino tra i nostri coetanei, poi però finiscono anche nei gruppi frequentati solo dagli adulti". Difficile anche trovare il coraggio di parlarne in famiglia. La 16enne rivela di averlo fatto solo dopo tre mesi, quando fu costretta a cambiare scuola a causa della situazione venutasi a creare.

"Io mi ero fatta tre foto e un video, e li ho spediti al mio fidanzato dell'epoca", racconta la ragazzina al giornalista. "Non li ho inviati a nessun altro. Perché sono diventati virali? Il mio ex, che ora studia Turismo, dice che il suo migliore amico gli ha preso il telefono e ha condiviso tutto con altri", prosegue la giovane, "non so come sia andata veramente la cosa, so solo che non si è mai scusato".

Che in rete la diffusione di foto e video di qualunque genere sia rapida e incontrollabile è cosa risaputa, ma ormai è tardi per poter tornare indietro. "Purtroppo è così, io ho sbagliato per ingenuità, non lo rifarei", ammette la 16enne."Mi ero ripresa solo il corpo, sopra e sotto, in intimo, ma vi assicuro che ci sono altre mie coetanee che inviano video mentre si toccano o addirittura mentre usano i sex toys", rivela ancora.

Il video di nudo incriminato circola ancora sul web, precisa Marta:"Hanno fatto anche uno sticker con la mia foto nuda, da condividere su WhatsApp". Su alcuni profili fake Instagram, in associazione alle immagini e al filmato,"scrivono: 'Se metti like ti faccio un rapporto orale gratis'". "Sono passati più di tre anni e ancora mi insultano tutti, mi scrivono 'Vai sulla Salaria' e roba del genere.

L'inverno scorso", ricorda la 16enne, "tre ragazze di Roma sud mi hanno picchiata all'Eur perché hanno visto le mie foto sui cellulari dei loro fidanzati". Le foto circolano indipendentemente dalla volontà della giovane, che lancia un appello: "È una cosa che non riesco a fermare. Vi prego smettetela, lasciatemi in pace".

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