Anastasiya: "Nella busta soldi per acquisto illecito di una moto"

I magistrati non credono alle dichiarazioni rilasciate da Anastasiya, ragazza di Luca Sacchi. Il gip respinge la richiesta di revoca dell’obbligo di firma

Anastasiya: "Nella busta soldi per acquisto illecito di una moto"

Anastasiya, la ragazza di Luca Sacchi (il giovane ucciso la notte del 23 ottobre a Roma con un colpo di pistola alla testa), starebbe mentendo. “Le dichiarazioni di Anastasiya Kylemnyk nel corso del suo interrogatorio - scrive il gip Costantino De Robbio - si presentano lacunose e in più punti scarsamente plausibili”. È un passaggio del provvedimento con cui il magistrato respinge l’istanza di revoca dell’obbligo di firma presentata dalla 25enne.

Il 4 dicembre, dopo un silenzio durato oltre un mese, la babysitter aveva fornito la sua versione alla presenza del pm, Nadia Plastina. Ma non ha convinto i magistrati. Il gip spiega nel merito perché non crede alla ragazza, a partire dalla sostenuta inconsapevolezza di avere nel proprio zaino 70mila euro destinati all’acquisto di 15 chili di marijuana. “Davanti al pub ho ricevuto un sacchetto pieno di soldi da Giovanni Princi. Mi ha consegnato un sacchetto di carta marrone, di quelli per contenere il pane, dicendomi che c’erano dei soldi destinati a un amico con cui aveva appuntamento per un “impiccio” con le moto e chiedendomi di tenere il sacchetto nello zaino”, avrebbe affermato lei.

“Tale dichiarazione - spiega il gip - appare inverosimile. Se infatti Princi non voleva tenere la busta con i soldi in mano per paura di essere scoperto in un eventuale controllo con il corrispettivo di una transazione illecita, non si spiega come mai sia giunto al pub e abbia atteso Sacchi e Anastasiya con il sacchetto in mano”.

Anastasiya riferisce inoltre che il denaro era contenuto in una busta di piccole dimensioni. Una circostanza che, secondo il giudice, è smentita dalle “plurime e convergenti risultanze” raccolte nelle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo e dai testimoni. Secondo il giudice, il pacco con il denaro era talmente vistoso e voluminoso da avere impressionato lo stesso Valerio Del Grosso (il pusher accusato di omicidio in concorso con altri due), che pure ne conosceva il contenuto, tanto da spingerlo a modificare il suo piano. Ossia rapinare la coppia anziché consegnare loro la droga.

Del tutto inverosimile viene ritenuta anche la spiegazione data da Nastia del perché Princi avesse le chiavi della sua auto: “Me le aveva chieste per metterci il denaro che mi aveva dato da custodire nello zaino”. Alla domanda del perché Princi avrebbe dovuto spostare i soldi in auto dopo l’incontro con i venditori della moto rubata, visto che a loro doveva consegnare la somma, la ragazza non ha saputo rispondere.

La stessa ragazza aveva inizialmente detto di essere arrivata a piedi al

pub. “Ci troviamo di fronte - conclude il gip -, a due versioni inconciliabili: quella dei testimoni che non hanno interesse a mentire. E quella della ragazza che vuole invece sminuire le sue responsabilità”.

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