Cronaca locale

Giardino intitolato ad Almirante: a Tor Bella Monaca è polemica

Un'area verde intitolata allo storico segretario del Msi nel quartiere di Roma. Ma l'Anpi è sul piede di guerra

Giardino intitolato ad Almirante: a Tor Bella Monaca è polemica

Si diffonde la notizia di un giardino intitolato a Giorgio Almirante, fondatore del Movimento Sociale Italiano, e a Tor Bella Monaca scoppia la polemica.

È stato Emanuele Licopodio, ex di Forza Nuova passato alla Lega, a presentare la mozione che è stata approvata durante il consiglio del Municipio VI. Tanto è bastato a far scattare certe reazioni, come quella dell'Anpi, che ha subito chiesto di fare marcia indietro. "Non mettiamo in discussione la legittima richiesta della destra di intitolare luoghi e spazi pubblici a figure del proprio campo politico", è quanto si legge nel comunicato ufficiale. "Quello che contestiamo è rifarsi a personaggi che hanno contributo alla seconda guerra mondiale, approvato le leggi razziali, firmato atti di rappresaglia contro i cittadini e partigiani che si ribellavano alla tirannia del tempo".

Anpi ha inoltre ribadito di condannare senza appello personalità che prendevano ordine durante la Repubblica sociale di Salò.

Il caso è ormai scoppiato. Il VI Municipio è il solo nella Capitale ad essere guidato da una maggioranza di centrodestra e già in passato (giugno 2018) il sindaco di Roma Virginia Raggi aveva bloccato l'intitolazione di una via ad Almirante, presentando una sua mozione.

Adesso, però, la proposta di Licopodio è passata, come annunciato su Twitter dallo stesso ex di Forza Nuova. "Finalmente anche Roma Capitale avrà un luogo dedicato alla memoria di Giorgio Almirante", ha dichiarato il politico, "grazie a tutto il consiglio del municipio Roma VI delle Torri e a tutti i capogruppo di Maggioranza per aver supportato la mia mozione".

Per Fabrizio De Sanctis, presidente dell’Anpi provinciale di Roma, rimane comunque inammissibile che un giardino o una via vengano intitolate ad un "gerarca fascista, razzista, collaborazionista dei fascisti". "Intitolare un giardino a lui è apologia del fascismo, reato perseguibile d’ufficio, già consumato con la mozione. Se arriveranno all’atto finale impugneremo il provvedimento con tutti i mezzi disponibili dell’ordinamento giuridico", ha minacciato, come riportato da Repubblica.

Lo scontro, dunque, rimane molto acceso.

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