Cronaca locale

L'hotel Covid pronto a esplodere "Qui i migranti fuori controllo"

È diventata ormai preoccupante la situazione dell'hotel Capannelle tramutato in ricovero Covid-19 dove non si conosce la provenienza nè lo stato di salute degli extracomunitari ospitati, e dove ormai ogni sera c'è bisogno dell'intervento di volanti della polizia e dei vigili del fuoco per sedare i tafferugli

L'hotel Covid pronto a esplodere "Qui i migranti fuori controllo"

Vi abbiamo raccontato di questa vicenda sin da quando è iniziata, grazie alle segnalazioni del consigliere regionale Daniele Giannini, che si era fatto portavoce delle lamentele ma anche delle preoccupazioni dei cittadini del VII municipio, uno tra i più popolosi con circa 300 mila abitanti. Ora però la situazione è diventata fuori controllo. È importante fare un passo indietro per comprendere tutta la vicenda e soprattutto la rabbia dei cittadini. All’inizio dell’emergenza Coronavirus, la regione Lazio aveva stipulato un accordo con 15 strutture alberghiere, per tramutarle in ricoveri covid per chi, venuto a contatto con persone contagiate, o per eventuali quarantene che non necessitavano il ricovero in strutture ospedaliere. L’accordo prevedeva vitto e alloggio al costo di circa 45 euro al giorno per persona, tranne per il caso del Marriott Hotel, in zona Monte Mario, dove venivano pagati 110 euro per un accordo preso direttamente con il Policlinico Gemelli.

Nella VII circoscrizione I cittadini nell’area circostante ad uno di questi hotel ricovero, si sono subito allarmati per l’arrivo di ambulanze dotate di presidi covid, che lasciavano persone, per la maggior parte extracomunitari, di cui non si conosceva la provenienza né lo stato di salute. Questo perché sempre nella stessa zona era da poco esploso il caso del Selam Palace il palazzo occupato da circa 800 extracomunitari diventato tristemente zona franca, dove erano stati trovati parecchi casi di Covid che lo avevano fatto diventare la prima zona rossa di Roma.

I sospetti inoltre si sono fatti molto pressanti quando, tramite dei video di abitanti della zona si è scoperto che per evitare occhi indiscreti gli extracomunitari, non venivano più fatti entrare nell’ingresso principale dell’Hotel Capennelle, bensì dai garage tramite una porta secondaria. Il consigliere comunale Daniele Giannini, che noi avevamo intervistato in proposito, ci aveva raccontato di aver inoltrato un’interrogazione al Governatore Zingaretti e all’assessore alla sanità Alessio D’Amato per avere rassicurazioni su queste strutture alberghiere tramutate in ricoveri Covid, su chi vi fosse realmente ospitato e sui livelli di sicurezza che potevano avere rispetto anche alla popolazione circostante. Risposte a cui non è stato dato seguito ed oggi Giannini dopo numerosi video girati dai cittadini di tafferugli all’interno della struttura, di volanti della Polizia e dei Vigili del Fuoco intervenute nel cuore della notte, torna prepotentemente a chiedere risposte.

Basta buonismi, ma rimpatrio immediato per i migranti che, evidentemente non paghi del vitto e alloggio in un hotel a 4 stelle offerto dalla Regione Lazio, stanno letteralmente disturbando con comportamenti incivili la quiete pubblica di numerosissimi cittadini del quartiere Statuario a Roma che loro sì stanno scontando la quarantena. - ha dichiarato in una nota - La misura è colma Per colpa dei migranti, in quel quartiere non si dorme più. Stanotte sono dovute intervenire ben 4 ambulanze, 3 volanti della polizia, 2 dei carabinieri oltre all'esercito già in presidio per placare le solite proteste da parte di questi soggetti che non avrebbero titolo alcuno di restare Italia ma che al contrario stanno scontando grazie a Zingaretti e D'Amato comode quarantene in hotel di lusso a nostre spese. Quarantene talmente false che, anzichè restare isolati nelle proprie camere, si riuniscono a gruppi di cinque o di dieci in stanze altrui per via di due soli operatori Asl messi a controllo. Sono positivi o non sono positivi? Sono stati effettuati dei tamponi oppure no? Da dove provengono realmente questi migranti? E perchè farli soggiornare in alberghi anziché procedere a rimpatri immediati? Una vergogna insomma senza precedenti -conclude Giannini - che ci vedrà costretti a una imponente manifestazione proprio sotto quell'albergo già il 4 maggio se la situazione non si sarà risolta prima".

Alcuni abitanti della zona hanno raccontato, che quasi ogni sera c’è l’arrivo di volanti della Polizia, perché il personale sanitario all’interno non sarebbe più in grado di gestire la situazione. “Uno di loro -racconta un’abitante di un palazzo di fronte l’hotel - ha minacciato di buttarsi di sotto e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Chiedono - continua la signora - di poter fumare all’esterno della struttura e si lamentano per il cibo che viene fornito essendo loro in periodo di Ramadan, ma se questi sono infetti come si può farli uscire con il rischio di infettare anche i cittadini che abitano nelle vicinanze?”.

Ed è questa la domanda che si pongono tutti gli altri abitanti oramai esasperati, a cui attualmente nessuno è riuscito a dare una risposta.

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