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Richetti: "Io e Calenda di nuovo con Renzi? Mai dire mai"

Il senatore Matteo Richetti critico sulle tempistiche dell'uscita di Renzi dal Pd: "Doveva farlo prima. L'appoggio ai 5 Stelle? Aveva lanciato l'hashtag #senzadime"

Richetti: "Io e Calenda di nuovo con Renzi? Mai dire mai"

Prima dice di non volere commentare le scelte di Matteo Renzi. Poi lo fa, non risparmiandogli critiche anche aspre. Ma senza escludere, in futuro, un riavvicinamento con l'ex premier. Intervistato dal Fatto Quotidiano, il senatore Matteo Richetti parla a ruota libera della notizia che nelle ultime 24 ore ha scosso la politica italiana: l'uscita di Renzi dal Pd. Un addio che per Richetti, a sua volta uscito dai dem rifiutandosi di votare la fiducia al Conte-bis, è stato sbagliato nei tempi.

"La mia scelta di andarmene è legata al fatto che quando uno non condivide la direzione che prende il proprio partito, non vota una fiducia e dice che è sbagliata l'alleanza con i 5 Stelle, Conte premier, il governo e il programma, non ha senso andare insieme. Quando invece Renzi - attacca Richetti - contribuisce a questa esperienza di governo con il Pd e poi ne sce, vuol dire che i problemi non risalgono all'ultimo mese. Ma a prima. E quindi bisognava uscire prima". Quindi l'accusa a Renzi di poca coerenza. "Ha lanciato l'hashtag #senzadime, diceva che avrebbe fatto battaglia contro chi voleva l'accordo con i 5 Stelle. E poi fa il contrario. Allora i cittadini possono chiedergli: "'Scusa Matteo, ma non eri quello che diceva questo?'". Richetti, a cui il Pd sembra avere chiesto 150 mila euro di risarcimento dopo la sua adesione al movimento di Carlo Calenda (ma lui, ospite di Lilli Gruber a "Otto e Mezzo", ha smentito), smentisce l'etichetta di renziano della prima ora.

Dunque le strade di Richetti e Renzi si separano per sempre? Non è detto. "In politica non si esclude mai il dialogo né la disponibilità a collaborare. Se domani ci sarà la disponibilità ad abbracciare insieme tesi riformiste con Cottarelli e non con la Castelli, perché no?". Insomma, il senatore Richetti non chiude definitivamente i suoi rapporti con l'amico Matteo.

Chissà se un giorno i due si riabbracceranno alla Leopolda come ai vecchi tempi.

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