Cronaca locale

Sanità, c'è confusione nei bilanci della Regione

Secondo la Corte dei Conti i bilanci della Salute della Regione Lazio sono confusi, ma per il governatore dimissionario, Nicola Zingaretti, va tutto benissimo

Sanità, c'è confusione nei bilanci della Regione

Secondo la Corte dei Conti i bilanci della Regione Lazio sono confusi, ma per il governatore dimissionario, Nicola Zingaretti, va invece tutto benissimo. Come riportato dalla dorso romano del Corriere, i magistrati della Corte dei Conti hanno molte riserve riguardo i bilanci della regione, che risulta essere una sorvegliata speciale visto che la spesa sanitaria ricopre il 75% della spesa totale. Negli ultimi anni, in cui il governatore è stato Zingaretti, i bilanci in questione sarebbero diventati confusi e viziati.

Cosa dice la legge

A presiedere la verifica dei conti regionali sono i magistrati Laura D'Ambrosio e Giuseppe Lucarini insieme al presidente di sezione Roberto Benedetti e il procuratore regionale Pio Silvestri. Nella relazione da loro curata si ribatte sul ruolo giocato dalla controllata Laziocrea. Come si legge nella relazione, “l'erogazione di una parte significativa della cassa sanitaria a un soggetto che non rientra nel perimetro sanitario e non è tra i soggetti elencati dall'articolo 20, comma 2 del decreto legge 118/2011 è un elemento di illegittimità già evidenziato”.

Negli ultimi due anni la Corte dei Conti aveva già palesato molte perplessità proponendo “come misura correttiva l'istituzione dell'azienda Lazio la quale però ancora non è venuta alla luce”. Secondo quanto prescritto dalla legge, la spesa sanitaria deve essere ‘segregata’ proibendo in questo modo che delle persone esterne al perimetro pubblico possano occuparsi di gestire la stessa spesa, così da evitare anche commistioni e sperperi e per conservare il denaro amministrato all'interno. Inoltre, come rilevato dai magistrati contabili, “questa movimentazione non può che incidere ulteriormente sull'utile della gestione sanitaria accentrata”.

"Necessaria riflessione su struttura organizzativa"

Il procuratore regionale Silvestri ha anche aggiunto una osservazione nel merito:“Aver accentrato il sistema dei pagamenti alla società ha consentito di recuperare gli inaccettabili ritardi nella gestione dei pagamenti oggi attestati sui sessanta giorni (fino a qualche anno fa eravamo ad oltre mille giorni); nondimeno pare necessario un supplemento di riflessione su detta struttura organizzativa che pone problemi di chiarezza della gestione contabile”. Anche l’anno scorso erano state espresse censure a riguardo. Ovviamente questo non fa altro che andare a infiammare ancora di più il dibattito politico in vista della prossima campagna elettorale per le Regionali. Antonello Aurigemma consigliere regionale di Fratelli d’Italia ha affermato: “I toni trionfalistici del presidente Zingaretti risultano offensivi verso i tanti costretti ad aspettare mesi se non anni per una visita o un intervento programmato. Inseriremo proposte concrete, dettagliate e puntuali per l'abbattimento delle liste d'attesa e il rafforzamento della rete di prossimità territoriale”. Luca Zingaretti però esulta: “Il Lazio è salvo, ora posso dirlo. Ce l'abbiamo fatta”. Punti di vista.

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