Cronaca locale

"Tr..., putt...". Spuntano le chat della vergogna dopo lo stupro di Capodanno

Un'altra 17enne sarebbe stata abusata durante il festino di Capodanno 2021 a Primavalle. Spuntano le chat tra gli indagati dopo lo stupro: "Una por... S'è sco....tutti"

"Tr..., putt...". Spuntano le chat della vergogna dopo lo stupro di Capodanno

Il sesso, la droga e le chat del giorno dopo. S'infittisce di nuovi elementi il fascicolo d'indagine per violenza sessuale aggravata in merito al stupro di Capodanno 2021 in una villetta al Quartaccio, a sud della Capitale. Per due degli indagati - in totale sono cinque tra cui due minorenni - sono scattati già i domiciliari: il primo è Roberto Nardinocchi (21 anni), il secondo risponde al nome di Patrizio Ranieri (19 anni). C'è poi un terzo ragazzo, Valerio Ralli, la cui posizione era stata definita "meno grave" rispetto agli altri, per il quale è scattato l'obbligo di firma. Inoltre un'altra 17enne, amica della vittima, sarebbe stata abusata durante il festino.

Gli stupri

Se fino a ieri le indagini si concentravano sullo stupro ai danni di Bianca (nome di fantasia), figlia di un diplomatico milanese operante in Spagna, quest'oggi si apre un nuovo, drammatico capitolo nell'inchiesta capitolina. Un'altra diciasettenne sarebbe stata abusata nella stessa serata, proprio in quel villino. Stando a quanto si apprende dalle pagine di Repubblica, si tratterebbe della fidanzata di uno degli indagati. La giovane, appartenente alla comitiva dei "pariolini", aveva bevuto e fatto uso di droghe. "Vedevo gli unicorni volare", racconta in una chat con le amiche nei giorni successivi al festino. Poi nel gruppo WhatsApp ribattezzato "Aimone" scrive: "Io ero ubriaca, lui (il fidanzato ndr) no" rivelando le condizioni in cui versava Bianca: "Stava messa meglio di me". Nel sangue della prima vittima sono state rilevate tracce di stupefacenti: dai cannabinoidi ai derivati sintetici. Dunque - desumono gli inquirenti - è probabile che anche la 17enne pariolina fosse fuori di sé per la serata di eccessi. Del resto, al risveglio, avrebbe chiesto al fidanzato di organizzare un ménage à trois con l'amica decidendo poi di sottrarsi perché il ragazzo "avrebbe mostrato più attenzioni per Bianca". "È irrilevante - secondo il gip - che sia stata la vittima a prendere l'iniziativa del rapporto". Un solo dato, per il magistrato, emerge con forza dalle chat: "Quella ragazza si era sentita male a seguito dell'assunzione di stupefacenti, circostanza che avrebbe dovuto rappresentare un maggiore deterrente per il suo fidanzato ( per non dire uno stimolo a prendersi cura di lei), il quale ne ha invece approfittato per coinvolgerla nel rapporto a tre".

Le chat

L'inchiesta ruota attorno alla vicenda dello stupro. Le intercettazioni delle telefonate avvenute nei giorni successivi hanno permesso agli inquirenti di cristallizzare i fatti. Smaltiti i postumi della droga, i ragazzi - stavolta il riferimento è al gruppetto del Quartaccio - ripercorrono la serata in una chat WhatsApp. È il 1°gennaio, Roberto Ranieri scrive: "Jo messo dappertutto, jo rotto er cu... mesà ciò tutto sangue su a majetta. - rilancia lo stralcio della conversazione Il Fatto Quotidiano - Avevo appena finito de sco... perché hahah chiedijelo a T (un altro indagato ndr) se non ho scopato. Che me cacava Er ca... che doveva entrà lui a sco.. hahah. Poi lui se è sco.... pure a mia". Per gli inquirenti questo sms comprova quanto è accaduto nel villino. Senza contare che diversi testimoni hanno confermato ai carabinieri di aver visto Ranieri uscire dal bagno con la "maglietta sporca di sangue". Cè poi un altro passaggio fondamentale che, per gli investigatori, aggrava la posizione del ragazzo indagato per i due stupri. Il 2 gennaio, Ranieri sta organizzando un altro festino, nella casa al Quartaccio, in occasione dell'Epifania. Nel gruppo WhatsApp ci sono lui, Ralli e J. (il quinto indagato ndr) che parlano di un rapporto sessuale promiscuo con la 17enne pariolina. Ma Ranieri vorrebbe partecipasse anche Bianca: "È una bella por.., me piace". Ralli gli dà man forte, e "con tono scherzoso" - precisano gli inquirenti - dice all'amico: "A fratemo però per forza te vojo vedè che sb....

in testa a tutti".

Commenti