Quella che stasera alle 18.30, nella sala del Cenacolo del Museo della Scienza e della Tecnologia, Amalia Ercoli Finzi terrà con il giornalista scientifico Giovanni Caprara non è solo una conversazione prevista dalla rassegna «Sulle spalle dei giganti». È soprattutto la storia di un successo della ricerca italiana (e milanese). La storia ha come protagonista la sonda Rosetta, sviluppata dall'Agenzia Spaziale Europea per raggiungere, nel 2014, la cometa Churyomov-Gerasimenko. Rosetta, in viaggio dal febbraio 2004, ha un passeggero d'eccezione: una trivella. È stata progettata al Politecnico di Milano e costruita, sempre in città, da Galileo Avionica.
Con quello strumento, per la prima volta nella storia dell'impresa aerospaziale, sarà perforata la superficie della cometa per poter estrarre dati e informazioni sui corpi celesti più affascinanti e sconosciuti nel sistema solare. Amalia Ercoli Finzi è la mente del progetto. Ordinario di Meccanica orbitale al Politecnico, da oltre 25 anni si occupa di dinamica del volo spaziale.«Rosetta» e la trivella spaziale
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.