Dunque anche la Lazio si inchina a questa Roma, forte e fortunata. E ora nella storia per quel meledetto record di vittorie, roba da conservare in bacheca con le coppe. Logico che negli spogliatoi biancocelesti ci sia amarezza e poca voglia di parlare. Delio Rossi fa comunque uno sforzo per analizzare uno 0-2 che è lennesima prova che nel girone di ritorno alla Roma va tutto per il verso giusto. Anche quando non gioca bene. Il tecnico biancoceleste invece deve accontentarsi dei complimenti. Quasi una beffa. «Fino al 2-0 siamo stati in partita - attacca il mister - e spesso labbiamo condotta noi, peccato per il risultato, mi dispiace per i tifosi».
Una partita dal risultato bugiardo, insomma? «Guardate che Peruzzi non ha effettuato una parata in tutta la partita...». Tanto gioco sulle fasce non meritava però qualche torre in campo da subito, per esempio Pandev? «Forse sì, dovevo metterlo prima, ma sono scelte che si fanno, stavolta ci è andata male, mi volevo riservare Tare. La verità è che linfortunio di Manfredini ci è costato caro e infatti il primo gol lo ha fatto chi lo marcava. Abbiamo fatto per larghi tratti la partita, loro sono stati bravi ad approfittare». Gran partita di Tommaso Rocchi ma con la pecca di essersi scordato di Taddei sul calcio dangolo che ha portato alluno a zero la Roma: Rossi non sa darsi spiegazioni: «In quella occasione non sono state rispettate le consegne, che volete che vi dica?». Poi il 2-0, letale: «È arrivato da un contropiede perfetto, eravamo sbilanciati, inevitabile prendere rischi e abbiamo pagato caro».
Poi arriva Angelo Peruzzi e il portierone non smentisce la sua tradizionale professionalità. È bello carico e recrimina non poco. «Nessun rimpianto - dice - abbiamo fatto una buona partita, avevamo il pallino in mano, loro hanno fatto due tiri in porta e gli è andata bene, è una sconfitta ingiusta».
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