I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, diretti dal maggiore Alessio Carparelli, hanno arrestato tre italiani (tra cui un minorenne) nelle prime ore di venerdì con laccusa di aver rubato un tir carico di 24 tonnellate di rame dopo aver sequestrato lautista. Altri due balordi sono invece accusati di ricettazione per aver nascosto le bobine rapinate del valore di 150mila euro.
La vicenda ha inizio intorno all1 del mattino quando un 36enne autista kazako (ma residente in Germania) sta dormendo allinterno di un tir dellazienda Hammer International posteggiato in un punto defilato di unarea di sosta della statale 415 in direzione Crema allaltezza di Paullo. Proviene dalla Germania e ha già scaricato una parte delle bobine di filo di rame lavorato e destinato alluso in elettronica, e la mattina dopo deve fare altre due consegne. Improvvisamente viene svegliato di soprassalto dal rumore di un sasso che vola contro il parabrezza.
Appena apre lo sportello, lautista viene sopraffatto da cinque individui che lo minacciano e lo immobilizzano con il nastro adesivo. Tra loro cè un ragazzino di 16 anni che è il più deciso: gli punta negli occhi una torcia elettrica e lo tiene sotto controllo. Gli altri intanto si occupano di staccare il rimorchio e di riattaccarlo a una nuova motrice. Alla guida del mezzo si mette il 35enne autotrasportatore milanese Marco Silecchia che si dirige con il prezioso carico in un deposito della ditta individuale di autotrasporti del 55enne Natale Mazzone (con piccoli pregiudizi di polizia) a Settala, a meno di tre chilometri dal luogo della rapina.
Alle 4 del mattino lautista riesce a liberarsi e chiama la sua ditta in Germania, e limpiegato di origini italiane che riceve la telefonata avverte il 112. Appena i carabinieri vengono informati sanno già dove cercare, perché da tempo tengono sotto controllo alcune persone ritenute sospette. I carabinieri giungono così a Settala e si appostano fuori dal deposito dove vedono il tir blu della Hammer parcheggiato.
Intorno alle 10.30 i militari osservano il tir rimettersi in viaggio, lo seguono e alle 11 il mezzo pesante arriva a Cesano Maderno dove entra nel capannone di proprietà del 62enne Antonio Palermo. Qui un gruppetto di persone si mette immediatamente a scaricare con i muletti il prezioso carico, e a questo punto entrano in scena i carabinieri che bloccano i presenti.
Gli investigatori sottolineano che in provincia di Milano ci sono una media di tre-quattro rapine a mezzi pesanti alla settimana.
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