Aveva trovato il business perfetto per lui. Un lavoretto molto poco creativo e decisamente illegale, ma certo efficace dal punto di vista economico quando le cose, professionalmente parlando, non vanno proprio a mille e arrotondare è essenziale: rubare le biciclette per poi rivenderle a privati, tramite annunci su giornali e riviste, contrattando poi sul prezzo con il cliente interessato allacquisto.
Così, un milanese di 47 anni - cineoperatore in una tivù della zona e, a suo dire, giornalista pubblicista - è stato indagato a piede libero dai poliziotti del commissariato di Lambrate per furto. Nel garage di casa sua la polizia ha trovato ben 23 biciclette, ma chissà quante ne devono essere passate di lì prima che il curioso giro venisse smascherato e il suo ideatore finisse denunciato, giorni fa.
Certo luomo non si aspettava che tra i suoi aspiranti clienti si potesse nascondere un poliziotto, anche se qualcosa, a nostro avviso, da un po di tempo avrebbe dovuto fiutare. A casa sua, infatti, qualche settimana prima, cera stata una donna che, allinizio, si era intestardita per una delle sue biciclette e poi, davanti al prezzo, se nera andata, promettendo di tornare. La donna, incuriosita dallannuncio che recitava «bici di seconda mano» e rimasta orfana della sua, rubatale di recente sotto casa, era rimasta senza parole trovandola tra quelle nascoste a casa dellinserzionista che vive, peraltro, nella sua stessa zona! A quel punto, però, aveva fatto finta di niente, meditando vendetta.
Anche al poliziotto è stato mostrato il «campionario» a due ruote. E quando ha svelato di essere un ispettore e ha chiamato rinforzi per portar via le bici, un altro vicino del cineoperatore ha notato, sul camion della polizia, quella che gli avevano rubato il giorno prima.