Già denunciata per peculato nel novembre scorso, ma rimasta al lavoro, continuava a intascare il denaro dei rimborsi fittizi dei ticket sanitari: è unimpiegata di 52 anni che prestava servizio presso il centro prenotazioni ambulatoriali della Asl4. Nei suoi confronti i carabinieri del Nas di Genova hanno eseguito ieri una misura cautelare di interdizione dai pubblici uffici. La denuncia è scaturita da una segnalazione alla direzione della Asl4 Chiavarese, in seguito al sensibile aumento dei rimborsi dei ticket eseguiti sempre dalla stessa impiegata. Le indagini, che hanno interessato tutto il Tigullio, hanno accertato come la donna si appropriava del denaro: attraverso una serie di meccanismi, faceva apparire gli ammanchi di cassa (circa 3.500 euro) come somme rimborsate agli ignari utenti. I militari hanno identificato e ascoltato una cinquantina di persone che, sulla base dei terminali della Asl, risultavano aver ottenuto un rimborso. Tutti hanno esibito la regolare ricevuta di pagamento e hanno dichiarato di aver ricevuto la prestazione sanitaria prenotata senza aver chiesto o ottenuto rimborsi.
Gli sviluppi investigativi hanno inoltre dimostrato la reiterazione della condotta della dipendente, che, rimasta al lavoro, in almeno altre due circostanze avrebbe incassato rimborsi fittizi nonostante fosse a conoscenza del procedimento penale esistente nei suoi confronti. Per questo motivo il gip di Chiavari, su richiesta del pm Margherita Ravera, ha emesso il provvedimento cautelare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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