Rugby, uno sport tra valore e civiltà

Sabato pomeriggio 24/02 l'Italia del rugby ha conquistato una vittoria storica sulla Scozia, in uno dei templi del rugby mondiale, lo stadio «Murrayfield», davanti a 60.000 spettatori. È stata un'autentica battaglia combattuta nel pieno rispetto delle regole del rugby e vissuta da tutti, atleti e pubblico, con particolare intensità emotiva dal primo all'ultimo minuto. Al termine abbiamo visto scene di atleti con gambe immobilizzate e stampelle, volti tumefatti, occhi neri e gonfi, ginocchia fasciate e borse del ghiaccio, labbra sanguinanti e ferite varie! Eppure, al fischio finale, gli atleti delle due squadre si sono complimentati a vicenda, abbracciati e scambiati la maglia, i vincitori hanno atteso gli sconfitti all'uscita dal campo e li hanno applauditi, il pubblico degli sconfitti in piedi ha applaudito gli avversari vincitori! Nessun fischio! Nessun incidente! Morale: una normale pagina di sport e di civiltà per quel Paese.

Quanta differenza con quegli imbecilli e mascalzoni che da troppo tempo ormai avvelenano il clima domenicale delle nostre città ed hanno rovinato lo sport più popolare del mondo. Questa vittoria da leggenda, dedichiamola al povero Raciti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica